L’obiettivo resta sempre lo stesso: riportare le opere della Galleria degli Alberti a Prato. Una battaglia che va avanti da anni e che adesso sembra essere finalmente arrivata ad un punto, serio, di svolta. La Soprintendenza per i beni artistici di Firenze, lo scorso 9 novembre, ha dato il via al procedimento per dichiarare la collezione “bene culturale complessivamente protetto” e ribadire dunque il legame intimo dei capolavori al palazzo, sede centrale dell’ex CariPrato, e più in generale alla storia identitaria della città: in sostanza, entro 120 giorni – tempo massimo di chiusura dell’iter – si saprà con certezza se le opere faranno rientro a casa dopo essere state trasferite nel 2011 dalla BpVi a Vicenza per una mostra su Lippi e Caravaggio.
L’accelerata è un apripista al reintegro e arriva dopo l’iniziativa promossa dall’associazione pratese Amici dei Musei: un’organizzazione culturale di volontariato, senza scopo di lucro, che dopo due lettere di diffida – cadute nel vuoto – ha deciso, a settembre, di depositare un ricorso al Tar per intimare la Soprintendenza a rompere il muro di silenzio e ad esprimersi sul futuro della collezione. L’udienza è stata fissata per il prossimo 14 dicembre ma, di fatto, spiega l’avvocato dell’associazione, Mauro Giovannelli, perde di interesse perché la Soprintendenza si è mossa e già ampiamente espressa con l’avvio della procedura.
Soddisfatti quindi gli Amici dei Musei per il primo traguardo raggiunto, mentre procede in parallelo l’iniziativa di Fondazione CariPrato e Comune che hanno scritto una lettera al nuovo presidente della banca Gianni Mion tornando a chiedere la restituzione delle opere: da Vicenza è arrivato un segnale d’apertura e proseguono gli incontri con i referenti dell’istituto bancario per arrivare a un accordo finale.
La battaglia per far tornare stabilmente la collezione a Prato è nata grazie alla campagna di informazione del settimanale Toscana Oggi, rilanciata con forza da Tv Prato.
Complimenti a Tv Prato e Toscana Oggi !
I vicentini che se ne fanno dei quadri a loro gli basta i vino degli Zonin!