11 Novembre 2016

Giornata mondiale del diabete, screening gratuti al Parco Prato


“Preveniamo il diabete e teniamo gli occhi aperti su noi stessi e i nostri cari”, è questo lo slogan della giornata mondiale del diabete celebrata in tutto il mondo il 14 Novembre di ogni anno ed istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il diabete è una patologia cronica degenerativa che può essere prevenuta e curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita e/o con semplici interventi farmacologici, è in aumento in tutto il mondo ma si può fare molto per prevenirlo o ritardare la sua insorgenza. Ecco perché è importante informare e sensibilizzare l’opinione pubblica.
Sabato 12 novembre dalle ore 9.00 alle 19.00 a Parco Prato, presso gli ambulatori dell’Arciconfraternita Misericordia, medici ed infermieri della Diabetologia di Prato, i volontari dell’ Associazione Diabetici Area Pratese (ADAP) ed i medici dell’ Oculistica dell’Ospedale di Prato, saranno presenti per effettuare gratuitamente attività di screening per la glicemia e per la retinopatia diabetica, una delle complicanze dovute alla patologia.
La retinopatia rappresenta la prima causa di ipovisione e/o cecità in età lavorativa (tra i 20 e i 65 anni) nei paesi sviluppati. In Italia sono affetti da retinopatia diabetica almeno un milione di persone (circa 1/3 dei diabetici totali). I sintomi di tale complicanza spesso compaiono tardivamente e, frequentemente, quando diagnosticate, le lesioni sono già in fase avanzata con ridotte possibilità di trattamento.
“Per prevenire in maniera significativa le gravi complicanze legate alla patologia diabetica (oculari, renali e cardiovascolari) – commenta la dottoressa Maria Calabrese, responsabile della diabetologia di Prato – è fondamentale effettuare controlli periodici dagli specialisti sempre accompagnati da una corretta alimentazione ed attività fisica strutturata.”
“Una diagnosi tempestiva e trattamenti appropriati riducono del 50-70% i casi di grave compromissione visiva a causa del diabete – afferma la dottoressa Lucia Pierazzoli, oculista responsabile dell’ambulatorio per le retinopatie – la frequenza con cui noi oculisti vediamo retinopatie gravi è notevolmente più bassa rispetto al passato perché la qualità dell’assistenza è migliorata moltissimo nel nostro territorio”.
Oltre tre milioni e mezzo di persone in Italia hanno il diabete di tipo 1 o di tipo 2. La patologia diabetica ha un costo molto elevato sia per le persone che per la società. Prevenire il diabete di tipo 2 e le sue complicanze è una scelta di ognuno per stare bene. Il Diabete di tipo 1 invece, è una malattia autoimmune e colpisce prevalentemente bambini, ragazzi e giovani adulti, imparare a riconoscere i sintomi prevalenti: sete intensa, urinare di frequente e sonnolenza, permette una diagnosi tempestiva e salva la vita e la salute dei nostri figli.

Approfondimenti – la retinopatia diabetica

I danni per la vista

Dopo alcuni anni che si soffre di diabete si possono creare delle complicanze croniche tra cui la retinopatia che è la causa principale di handicap visivo nelle persone adulte. La retinopatia può insorgere con qualsiasi forma di diabete ma la probabilità di esserne colpiti è più elevata se si è ammalati di diabete da più lungo tempo.In Italia sono affette da retinopatia diabetica almeno un milione di persone: è la prima causa di cecità in età lavorativa (20-65 anni) e colpisce circa 147 milioni di persone nel mondo. Per questo è fondamentale prestare attenzione agli stili di vita, compresa una corretta alimentazione.

L’importanza dei controlli

La retinopatia diabetica è una malattia in cui i sintomi spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono in fase avanzata e le possibilità di trattamento sono ridotte. Tutti devono recarsi dall’oculista ma i controlli medici periodici sono essenziali soprattutto in caso di diabete perché i programmi di screening e i trattamenti precoci per la retinopatia diabetica consentono di ridurre in maniera significativa le gravi complicanze visive che si sommano a quelle renali e cardiache.

Le cure

La prima forma di trattamento della retinopatia diabetica è il miglior controllo possibile della glicemia, evitando ampie oscillazioni. Quando sono presenti le aree ischemiche, il trattamento più utilizzato è la fotocoagulazione laser, che determina una “bruciatura” del tessuto retinico con successiva cicatrizzazione. La retina malata non viene né curata né rigenerata, ma l’ustione creata con il laser blocca la progressione della malattia perché impedisce la liberazione di un fattore di crescita, il Vegf (fattore di crescita vascolare), responsabile della crescita dei neovasi che sono causa di emorragie ed edema. Quando la retinopatia diabetica è molto avanzata si pratica un trattamento laser molto più esteso, la fotocoagulazione panretinica o PRP che distrugge le zone ischemiche. La presenza dell’edema maculare può oggi essere trattata anche con l’iniezione all’interno dell’occhio di farmaci come gli steroidi o i cosiddetti anti-Vegf. La terapia chirurgica viene praticata nelle fasi avanzate, quando si sono formate emorragie e proliferazioni che invadono il corpo vitreo oppure si è verificato un distacco di retina. In questi casi la vitrectomia rimuove il vitreo, la gelatina che riempie il bulbo oculare, che viene sostituito da sostanze trasparenti e tamponanti, come gas o olio di silicone e può essere restituita una certa funzionalità visiva.

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