Papa Francesco: i tweet, Trump e quella volta che rimanemmo imbottigliati nel traffico. Il portavoce Burke e il capo della sicurezza Giani raccontano la quotidianità di Bergoglio VIDEO e FOTO


“Il Papa non sa usare lo smartphone ma ispira e approva tutti i tweet del suo profilo”. Greg Burke, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, racconta cosa significa essere il portavoce di uno dei papi più diretti e comunicativi della storia. Invitato dalla Diocesi di Prato a un anno dalla visita del Santo Padre in città, Burke ha rivelato come ogni giorno riceva “lezioni di comunicazione da Francesco”, uomo capace di gesti semplici e immediati ma dalla portata rivoluzionaria. All’incontro, tenutosi nel pomeriggio di giovedì 10 novembre, nel salone di Palazzo vescovile, era presente anche Domenico Giani, il comandante della gendarmeria vaticana, colui che ha il compito di vigilare sulla sicurezza del Papa nei suoi viaggi, durante le udienze e gli incontri. Intervistati dal direttore di Toscana Oggi, Andrea Fagioli, a loro è stato chiesto di raccontare la quotidianità di Bergoglio.

E allora, “il Papa si confessa ogni due settimane”, ha rivelato lo statunitense Burke, parlando in un italiano quasi perfetto.

 

 

 

Giani, aretino e amico fraterno del vescovo di Prato Franco Agostinelli, ha ammesso le difficoltà iniziali nel dover proteggere “un uomo che quando era prete, vescovo e cardinale ha fatto della prossimità e dell’incontro con la gente il suo tratto distintivo”. Divertente il racconto di quando, durante il suo primo viaggio all’estero, il Papa rimase bloccato con la macchina nel caotico traffico brasiliano. “Quel episodio è stato un po’ romanzato dai media – ha affermato Giani – ma è vero che a un certo punto Francesco mi disse: ‘io scendo e vado a piedi’. Santità, gli risposi, forse non è il caso…”.

 

 

Quasi inevitabile una domanda al portavoce statunitense su cosa pensa il Papa della vittoria alle elezioni presidenziali Usa di Donald Trump. Ma su questo Burke, con un sorriso, ha preferito dire diplomaticamente, “i rapporti tra gli Stati Uniti e la Santa Sede sono buoni da anni, credo che rimarranno tali senza dubbio”.

 

 

Francesco è capace di gesti rivoluzionari. Ma anche Benedetto XVI stupì il mondo con la rinuncia, cosa inaudita e giunta a sorpresa, al suo incarico di pontefice. Anche Bergoglio pensa alle dimissioni? Ha chiesto Andrea Fagioli ai due ospiti. “No, ha ancora tanta forza nonostante abbia 80 anni”, hanno risposto senza esitazione Burke e Giani.

 

 

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