1 Dicembre 2016

Ipotesi moschea in piazza del Mercato Nuovo, il vice sindaco Faggi: “Sì alla richiesta di un luogo di culto, no al minareto” VIDEO


Prato potrebbe avere la sua prima moschea. A chiederla è l’associazione La Speranza, una comunità islamica che ha acquistato un fondo in piazza del Mercato Nuovo, sul lato via Gaetano Bresci, per trasformarlo in un luogo di culto. Il progetto prevede anche la realizzazione di un minareto, la torre, simile ad un campanile cristiano, dalla quale il muezzin chiama i fedeli alla preghiera.
Nelle scorse settimane è stato firmato un compromesso del valore di 60mila euro per l’acquisizione dell’immobile di 930 metri quadri che un tempo ospitava un’azienda tessile.

Il progetto, non ancora presentato ufficialmente agli uffici tecnici del Comune, prevede due sale di preghiera, una per gli uomini e una per le donne, una biblioteca e una scuola coranica con l’insegnamento della lingua araba per bambini e adulti. Ci sarà spazio anche alla solidarietà con una zona di distribuzione degli alimenti alle persone indigenti.

Da parte sua l’Amministrazione comunale non si dice contraria alla realizzazione di un luogo di culto islamico, ma nega in modo netto la possibilità di costruire un minareto. “L’associazione ancora non ci ha presentato alcun progetto – spiega il vice sindaco Simone Faggi – quando lo faranno potremo discutere concretamente della loro proposta, posso però dire che la richiesta di un minareto sarà sicuramente accantonata”. Faggi ribadisce di non avere nessuna contrarietà al desiderio di costruire una moschea da parte della comunità islamica, “ma il tema del minareto – aggiunge –, una rappresentazione simbolica che poco ha a che fare con il nostro territorio, non può essere un punto di partenza su cui discutere”.

 

 

In città non c’è una vera e propria moschea ma esistono tre centri islamici. In via Oberdan e in via Ferrara al Soccorso si ritrovano i musulmani pakistani. Mentre i nord africani, in particolare egiziani, marocchini e anche qualche albanese, frequentano la sala di preghiera nel vicolo dei Gherardacci, una traversa di via Tintori. L’associazione La Speranza nasce da una scissione all’interno di quest’ultima comunità con l’intento di aprire una propria moschea. Il gruppo ha un Imam ed è composto da 700 persone, in gran parte magrebini. Nei prossimi giorni alcuni rappresentanti del Consiglio direttivo dell’associazione incontreranno il vice sindaco Faggi per presentare ufficialmente il progetto. La volontà è quella di iniziare i lavori il prima possibile, per arrivare all’apertura della moschea entro il 2018.

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