12 Dicembre 2016

Soffriva di una malattia genetica la donna pratese morta dopo il parto a Careggi: non le è mai stata diagnosticata


Soffriva di una malattia genetica mai diagnosticata, la sindrome di Ehlers-Danlos, Annalisa Casali, la 36enne pratese deceduta lo scorso 3 ottobre all’ospedale di Careggi, 24 ore dopo aver dato alla luce il suo primo bambino. È quanto emerso dalle indagini genetiche effettuate nel corso dell’autopsia, i cui risultati sono stati oggetto di un confronto tra i periti delle parti. Sei le persone iscritte nel registro degli indagati, nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo aperta dalla procura di Firenze. Si tratta dei medici e professionisti della sanità della sala parto della Maternità di Careggi e delle equipe chirurgiche, che intervennero sulla 36enne quando accusò le emorragie addominali, che ne hanno causato la morte nelle ore successive al parto.
A provocare le complicanze potrebbero essere state proprio le conseguenze della sindrome di Ehlers-Danlos, che colpisce il tessuto connettivo e provoca una fragilità generalizzata dei tessuti. Ad Annalisa Casali, nonostante avesse accusato un evento traumatico in età adolescente, non era mai stata diagnosticata questa malattia, neppure durante la gravidanza quando si era sottoposta a tutti i test e le visite ginecologiche programmate.
Da un punto di vista dell’inchiesta penale, l’esito dell’autopsia potrebbe alleggerire la posizione dei sei indagati, ma altri professionisti che hanno seguito la 36enne negli ultimi mesi potrebbero essere chiamati a rispondere di omicidio colposo per non aver diagnosticato la malattia.
Un anno fa un’altra donna che soffriva della sindrome di Ehlers-Danlos morì a Milano dopo aver dato alla luce il secondogenito. La donna però sapeva della propria malattia e nonostante fosse consapevole dei rischi aveva deciso di portare a termine la gravidanza. In quella circostanza i medici ricorsero al cesareo, mentre per Annalisa Casali, in assenza di diagnosi della malattia genetica, si è optato per il parto naturale.