22 Dicembre 2016

Violento pestaggio al ladro: sette cinesi denunciati per lesioni aggravate FOTO e VIDEO


Aveva rubato 2500 euro nell’abitazione che un ristoratore cinese condivide con alcuni dipendenti, in via Pistoiese, ma poi il ladro, un giovane albanese di 22 anni, non è riuscito a scappare ed è stato bloccato, legato e linciato da sette cittadini orientali. A distanza di un mese e mezzo dai fatti, avvenuti la sera del 7 novembre, i carabinieri hanno arrestato il ladro e denunciato i sette autori del pestaggio, per il reato di lesioni personali aggravate dall’aver agito in concorso e spinti da motivi razziali.
Particolarmente violento il tentativo di giustizia sommaria messo in atto dalla vittima del furto, assieme a tre dipendenti, ad altri due commercianti della zona e ad un passante, tutti cinesi. Il ladro come si vede nelle immagini sotto, è stato legato ai piedi, preso a pugni e calci dal branco e colpito anche con dei cocci di bottiglia, riportando ferite guaribili in 15 giorni di prognosi.

A dare l’allarme era stata una donna italiana che aveva assistito alla scena. Poco dopo, all’arrivo dei carabinieri, il gruppo di picchiatori si era dileguato lasciando il ladro in una pozza di sangue. Quest’ultimo non ha confessato quanto accaduto e in mancanza della denuncia delle vittime del furto, i carabinieri non hanno potuto arrestarlo in flagranza. Lo hanno fatto ieri, dopo aver ricostruito quanto accaduto, grazie soprattutto a queste immagini di una vicina pescheria che hanno consentito di identificare gli autori delle percosse. Anche in questo caso gli investigatori si sono scontrati con la reticenza dell’ambiente. Il ladro è un giovane originario di Tirana, da tempo residente in Italia, senza fissa dimora e con precedenti per furto. I militari lo hanno trovato in via Fiorentina e gli hanno sequestrato i 1250 euro che aveva con sè al momento dell’arresto. Probabilmente ha compiuto il furto di via Pistoiese assieme ad un complice, al momento rimasto ignoto.

Il sostituto procuratore Antonio Sangermano aveva chiesto per i sette cinesi la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, contestando le aggravanti di crudeltà e razzismo. La loro reazione – secondo la tesi della Procura – non sarebbe stata la stessa di fronte ad un furto commesso da un connazionale: il pestaggio, in quest’ottica, sarebbe motivato dalla volontà di far arrivare il messaggio di un meccanismo di auto-protezione rivolto a pregiudicati di altre nazionalità straniere, a fronte dei numerosi reati subiti da cittadini cinesi. Di diverso avviso il gip che ha disposto la misura cautelare.

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