31 Gennaio 2017

Accorpamento delle Camere di Commercio di Prato e Pistoia: entro maggio il progetto all’attenzione di Unioncamere


Procede il processo di accorpamento delle Camere di Commercio di Prato e di Pistoia. Ieri a Prato si è svolto il primo incontro congiunto tra le giunte dei due enti e le associazioni di categoria dei territori. Tanti i presenti che hanno voluto manifestare il proprio sostegno ad un percorso comune, che a questo punto dovrà essere avviato a tempo record.
“Entro la fine di maggio dovrà essere presentato a Unioncamere il progetto di Camera unica, che poi dovrà essere vagliato dal Ministero – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – Dovremo quindi fare un’attenta valutazione sulle nostre strutture, sulle peculiarità dei territori, sui servizi che offriamo e che offriremo. Un percorso complesso, che però potrà portare alla nascita di un ente in grado di rispondere ai bisogni delle imprese”.
Adesso quindi le due strutture dovranno lavorare a pieno ritmo al progetto, anche con la collaborazione delle parti sociali, in primis le associazioni di categoria che hanno manifestato la loro piena disponibilità a costruire e condividere un progetto strategico di rilancio dell’economia dei due territori, facendo leva su elementi comuni (si pensi al distretto tessile la cui estensione interessa entrambi i territori o, ancora, al tema della valorizzazione del patrimonio turistico e culturale di cui entrambe le province sono ricche) e possibili contaminazioni (sviluppi interessanti si prospettano, ad esempio, con riferimento al vivaismo laddove Pistoia guarda sempre più con interesse al sistema economico pratese), alla ricerca di sinergie che consentano di rispondere alle sollecitazioni delle imprese.
“L’obiettivo è anche quello di fare in modo che Prato e Pistoia possano fare insieme massa critica anche nel contesto regionale, dove da soli si ha meno possibilità di far emergere le istanze – aggiunge Stefano Morandi, presidente della Camera di Commercio di Pistoia – La riforma camerale ha tagliato drasticamente le risorse che abbiamo a disposizione, ci ha tolto alcune funzioni, ci ha attribuito nuovi compiti: in questo contesto la finalità è quella di creare un ente che – con il decisivo apporto delle parti sociali – sia in grado di rispondere a tutte queste sfide, anche facendo leva sulle competenze del personale”.

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