31 Gennaio 2017

Anziani raggirati da badante sotto falso nome: rubati assegni e gioielli per 100mila euro


Faceva la badante sotto falso nome e raggirava gli anziani assistiti: da lei, dal suo compagno e dalla madre di quest’ultimo sono stati incassati assegni rubati per più di cento mila euro. Lo hanno scoperto i carabinieri di Prato, che questa mattina hanno eseguito gli ordini di custodia cautelare ai domiciliari per la coppia. L’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Egidio Celano ha fatto luce sugli eventi avvenuti negli ultimi due anni: l’inchiesta è scattata in seguito alle denunce di alcuni familiari dei due anziani assistiti, entrambi uomini non autosufficienti e con problemi psichici. Secondo quanto emerso la donna, una cinquantenne pratese, si era fatta assumere sotto falso nome come badante. Negli ultimi mesi le due famiglie degli anziani assistiti si erano resi conto di strani ammanchi nei conti bancari dei loro cari, così hanno deciso di scoprire cosa stesse accadendo. Gli assegni risultavano incassati dalla badante – il cui vero nome non era noto ai familiari – e dal marito di questa, un quarantacinquenne di Pistoia. I militari hanno accertato che in alcune occasioni la donna ha rubato anche degli oggetti preziosi nelle case dei suoi assistiti: la donna rivendeva tutto nei ‘compro oro’ della zona e una volta che si era resa conto di essere indagata – spiegano gli investigatori – ha cercato addirittura di accelerare la vendita dei monili per incassare velocemente il maltolto. Un terzo provvedimento cautelare – l’obbligo di dimora – è scattato per un’anziana pistoiese, la suocera della badante, che avrebbe incassato a suo nome alcuni degli assegni estorti o rubati agli anziani assistiti.

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