27 Gennaio 2017

Rapina al mimo in via Ricasoli, l’uomo chiede scusa e offre un risarcimento alla vittima


É stato rinviato per i termini a difesa, con l’accordo della Procura e il consenso della persona offesa, il processo per direttissima a carico del pratese di 45 anni, difeso dall’avvocato Michele Nigro, arrestato lo scorso 11 gennaio dalla polizia, poco dopo aver rapinato un mimo di nazionalità rumena in via Ricasoli. L’uomo, che ha la residenza a Miami e si trova agli arresti domiciliari a Prato, ha scritto una lettera alla vittima per chiedere scusa, e ha già versato una somma a titolo di parziale risarcimento al mimo, assistito dall’avvocato Stefano Camerini. I contorni della vicenda restano da chiarire. L’artista di strada fu avvicinato dal 45enne che lo indusse a spogliarsi e a consegnargli quanto aveva con sè, una sessantina di euro. L’indagato andò poi in macchina a prendere una pistola scacciacani, tornò dal mimo e suscitò l’allarme tra i passanti, per poi decidere di acquistare dei biscotti da Mattonella come se nulla fosse.

“Ho sbagliato ma non volevo rapinare nessuno”, le parole davanti al giudice dell’uomo, che ha un lavoro e ha motivato i suoi gesti inconsulti con l’agitazione provocata da un furto in casa subito pochi giorni prima. Un fatto che lo aveva spinto a portarsi con sè una scacciacani e a voler acquistare una ventina di telecamere di videosorveglianza. Certamente l’uomo non aveva bisogno di denaro, visto che al momento dell’arresto gli agenti lo hanno trovato con oltre 500 euro in contanti. Il mimo, che parla poco l’italiano, ha detto di essersi spogliato perchè pensava di avere di fronte un poliziotto, ma l’indagato nega di essersi spacciato per un appartenente alle forze dell’ordine. Il processo è stato rinviato al 24 marzo.

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