28 Febbraio 2017

Banca Popolare di Vicenza, chiesta l’archiviazione per 17 dipendenti pratesi


La Procura di Prato ha chiesto l’archiviazione per i 17 dipendenti pratesi di Banca Popolare di Vicenza indagati per estorsione, in merito alla collocazione di azioni della stessa Banca, il cui valore nei mesi successivi è andato azzerato. La posizione dei diciassette bancari, funzionari, responsabili regionali e direttore di filiali, è stata ritenuta marginale: è stato accertato infatti che la disposizione di spingere la vendita di azioni anche correlate alla concessione di fidi o di mutui, proveniva dall’alto, come attestato da alcune mail.

Restano così indagati l’ex direttore generale Samuele Sorato e l’ex vicedirettore Emanuele Giustini, che dovranno rispondere anche del reato di truffa, per i quali la Procura di Prato – dopo un vertice congiunto alla fine dello scorso anno – ha trasmesso gli atti a quella di Vicenza. La prospettazione ingannatoria sullo stato di salute e sulla patrimonializzazione della Banca, secondo la tesi dell’accusa, è stata fatta dall’ex management che ha indotto in errore anche il professionista esterno chiamato a stimare, di anno in anno, il valore delle azioni.

La magistratura veneta – che indaga anche per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, è alle prese con oltre mille denunce penali da parte dei risparmiatori traditi, mentre a Prato sono soltanto sette le denunce raccolte dalla Procura, da parte di piccoli investitori. Evidentemente in città – in particolar modo tra gli imprenditori – è prevalsa la linea delle azioni civili o delle singole trattative con la Banca per recuperare quanto possibile.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments