16 Febbraio 2017

Ex assessore vittima di usura dimenticata dallo Stato: “Dopo 12 anni dalla denuncia non ho ricevuto alcun risarcimento” VIDEO


Nel giugno 2005 ha denunciato di essere stata vittima di una truffa e indirettamente di usura, dopo aver aiutato economicamente un’amica imprenditrice in difficoltà. Ma a distanza di quasi 12 anni l’ex assessore comunale e provinciale Loredana Ferrara, non ha ancora ottenuto giustizia. La sentenza di primo grado da parte del Tribunale di Lucca è arrivata, nel luglio 2015: prescritti i reati di truffa. 16 anni di carcere per usura per il principale imputato, Vincenzo Saetta, condannato anche a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva, in favore di Ferrara, di 20 mila euro. Ma l’ex assessore non è riuscita ad avere questo primo parziale risarcimento: è stata prima rimbalzata da un ufficio giudiziario all’altro per inviare la richiesta di pignoramento dei beni, confiscati all’imputato. Poi i suoi legali si sono dovuti arrendere di fronte al pronunciamento della magistratura: secondo l’orientamento giuridico adottato, prima di poter corrispondere la somma, occorre che il provvedimento di confisca diventi definitivo e dunque occorrerà attendere il giudizio di Appello e l’eventuale Cassazione.

Ospite di Intorno alle Nove, Loredana Ferrara, assistita dalla Fondazione Caponnetto, ha raccontato la sua odissea giudiziaria. Tra i motivi che ancora la spingono ad avere giustizia, anche il riscatto nei confronti di chi “nel 2007 nella giunta Romagnoli mi ha abbandonato”.

Il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Càlleri ha preannunciato che sul caso di Loredana Ferrara sarà presentata un’interrogazione in Senato.

Il presidente della Fondazione Caponnetto, osservatorio attento sulla criminalità organizzata, si è espresso così sulla mafia cinese a Prato.

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