8 Febbraio 2017

Nasce il comitato per realizzare un forno crematorio a Prato ed il Pd presenta un ordine del giorno


Ora c’è anche un comitato che chiede la realizzazione di un tempio crematorio a Prato. La richiesta parte dalla società per la cremazione, con l’appoggio di Pubblica assistenza, Croce d’Oro e Croce Rossa, che hanno avviato una raccolta firme per raccogliere adesioni e sottoporre poi la questione all’amministrazione. A Prato si stima che ogni anno circa 1000 persone vengano cremate, ovvero il 45% dei deceduti.
In città non esiste ancora un forno crematorio e chi opta per la cremazione deve rivolgersi alle strutture presenti in Toscana o addirittura fuori regione.
Negli ultimi anni il tema è stato aperto e dibattuto. Tramontata l’ipotesi di costruirlo all’interno del cimitero di Chiesanuova, ora i fautori della cremazione tornano alla carica per chiedere la realizzazione del tempio.

Sulla questione interviene anche il capogruppo del Pd Lorenzo Rocchi, che ha presentato un ordine del giorno da discutere in consiglio comunale.
“Solo nel 2016, nel 45% dei casi le famiglie pratesi hanno optato per la cremazione dei propri cari, per un totale di 980 richieste con un trend in crescita. Per questo motivo, vista l’attuale necessità di doversi spostare a Livorno, Pistoia, Bologna o Bagno a Ripoli, chiediamo alla giunta di convocare in tempi brevi i sindaci dei comuni della provincia di Prato e dei comuni limitrofi, con l’obiettivo di individuare un’area idonea per la realizzazione di un Tempio Crematorio, in grado sostenere la domanda che arriva da tutti questi comuni. A tal proposito si è appena costituito il comitato promosso dalla Socrem per la realizzazione di una struttura adeguata a questa richiesta, ed è iniziata una raccolta firme. Io sono già stato a firmare e insieme a me lo stanno facendo molte famiglie. È un tema di cui si parla poco ma che coinvolge moltissimi nostri concittadini che hanno subito ritardi e aumento dei costi nello scegliere la cremazione.Andrà promossa con da subito la realizzazione di una struttura che garantisca il miglior livello tecnico di efficienza, sicurezza e sostenibilità ambientale”.

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St. Etienne
St. Etienne
7 anni fa

Sbaglio o in Toscana abbiamo 9 crematori un numero superiore alle altre regioni d’Italia? E poi perché non sono in regola con le nuove normative europee? Sbaglio o la piana Fi-Po-Pt é per l’Europa un’area ad alto rischio ambientale? Avvertite per favore il sindaco Biffoni….

Tommaso Caparrotti
Tommaso Caparrotti
7 anni fa

Mi piacerebbe che St. Etiene e coloro che la pensano come lui fossero così democratici da lasciare che coloro che hanno altre opinioni potesero esprimerle. Facile fare incursioni sulle pagine altrui mentre si tengono le proprie blindate….. fulgido esempio di democrazia!

pisolo
pisolo
7 anni fa

Non riesco a capire il significato del commento a firma Caparrotti Tommaso : Non mi sembra che ST. Etienne con il suo commento impedisca ad altri di esprimere il proprio punto di vista, mi sembra che lui si sia limitato ad esprimere il suo modo di vedere le cose. Quali sarebbero le pagine blindate e di chi sono le pagine altrui ed in che cosa consista l’atteggiamento antidemocratico a me non è dato di capirlo, se Caparrotti lo spiegasse per bene si potrebbe dissentire o concordare.L’unica cosa è che tale commentatore si è, fra i pochi, espresso a suo tempo a favore dell’ampliamento della pista dell’aereoporto di Peretola e questo mi fa pensare che sia, per un motivo sconosciuto, fautore delle opere pubbliche, i cui benefici spesso vanno a vantaggio di pochi ed i cui costi finisce per per doverli pagare il popolo bue!

stefano
stefano
7 anni fa

Nelle disposizioni post-mortem ho indicato, come molti altri, il desiderio di essere cremato. Cio’ premesso, la definizione di “Tempio Crematorio” non mi piace, lo trovo un termine pseudo religioso lontano dall’orientamento avuto in vita; ma sono assolutamente favorevole alla costruzione di questa struttura che darebbe una risposta sul territorio a quel 45% di persone che chiedono questo. In un altro articolo sul tema, sempre su questo giornale, ho letto che qualche ignorante, nel vero senso della parola, ritiene che la presenza del Forno Crematorio (chiamiamo le cose per nome)sarebbe inquinante. Queste idiozie sono false e di pura disinformazione, ed offensive della memoria di quei defunti che in vita optarono per quella scelta.