Ancora un’aggressione ai danni di agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere della Dogaia. A darne notizia è il coordinatore Uilpa Massimo Lavermicocca. Ieri verso le 19 un detenuto, all’atto della chiusura delle celle, ha aggredito per futili motivi due agenti. I due agenti sono stati accompagnati al pronto soccorso per le ferite riportate: uno ha 7 giorni di prognosi, l’altro invece 35 giorni di prognosi ed un braccio steccato. L’aggressore è un 54enne, di nazionalità nigeriana, detenuto per reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Lavermicocca esprime solidarietà e vicinanza ai due colleghi aggrediti, augurando loro una pronta guarigione. La UIL Polizia Penitenziaria da tempo denuncia il grave sovraffollamento presso il carcere della Dogaia “che rischia di diventare una polveriera”.
Lavermicocca ricorda che al carcere di Prato sono presenti circa 660 detenuti, di cui il 50% risulta essere di popolazione extracomunitaria, con la presenza di detenuti psichiatrici per la chiusura degli Opg. Nelle sezioni detentive sono aumentati gli episodi di violenza. Il personale di Polizia Penitenziaria risulta carente con una forza di circa 220 agenti a fronte dei 345 agenti previsti con una carenza di 125 uomini. Pertanto Lavermicocca “chiede di intervenire con urgenza per ridimensionare la presenza dei detenuti all’Istituto Pratese”. A questo proposito lancia “un appello a tutte le istituzioni locali, regionali centrali, con richiesta di interventi mirati al fine di creare condizioni di lavoro accettabili e serene per tutti gli operatori della sicurezza della Casa Circondariale di Prato, oggi in forte sofferenza”.