Sarà Mauro Focardi Olmi, attuale vicedirettore generale di ChiantiBanca ed ex direttore di BCC Area Pratese, a rilevare le funzioni e i compiti dell’ex direttore generale Andrea Bianchi: un’uscita di scena improvvisa, quella di Bianchi, che arriva dopo 32 anni di carriera all’interno dell’istituto di credito cooperativo, 18 dei quali da dirigente. Le dimissioni – si legge in una nota – sarebbero state definite di comune accordo e dettate dalla volontà di Bianchi di intraprendere “percorsi professionali autonomi” ma si rincorrono le voci su una pesante perdita per la banca che potrebbe superare gli 80 milioni di euro. Un passaggio quindi delicato, a cui si somma la scelta di dimettersi presentata da cinque consiglieri: Claudio Corsi, Aldemaro Becattini, Mauro Fusi, Stefano Mecocci e Leonardo Viciani.
Resta invece il presidente Lorenzo Bini Smaghi, che ha ringraziato l’ex direttore generale per il contributo dato in questi anni: un percorso che ha portato all’unione di cinque banche cooperative, passando dai sette sportelli dell’originaria Banca del Chianti Fiorentino ai 52 attuali, per un totale di oltre 450 dipendenti. L’ultima seduta del Consiglio di amministrazione è stata anche l’occasione per sancire l’ingresso nel CDA e la nomina della nuova vicepresidente di ChiantiBanca, la docente di Economia all’Università di Siena Elisabetta Montanaro.
Preoccupazione per il destino di ChiantiBanca, anche alla luce delle dimissioni di Bianchi, è stata espressa dalla First Cisl Toscana che critica le ultime scelte operate dalla Banca e ribadisce la propria preoccupazione per il “nuovo corso”: “Riportate la “nostra” banca a casa: la Federazione Toscana BCC e il Gruppo ICCREA che raccoglie le BCC Nazionali – dichiara Maria Francesca Manetti -. Siamo convinti che solo questo possa essere il “porto sicuro” da dove poter ripartire”.
