Imprenditori cinesi a Prato a caccia di partnership. E’ questo l’obiettivo della visita di oggi di una quindicina di imprenditori della città cinese di Anqing, concretizzatasi in un incontro alla Camera di commercio con circa 30 aziende del nostro territorio del settore tessile e delle tecnologie. A fare da ambasciatore l’azienda pratese Beste, che nel 2012 ha stretto un accordo con la cinese Huamao group: lo stabilimento in Vallata è stato mantenuto e a questo si è aggiunta una sede in Cina in cui la Beste ha una partecipazione del 25% e che vede tecnici italiani lavorare fianco a fianco con 100 operatori orientali. “Non è facile, tutti i giorni abbiamo bisogno di capirsi reciprocamente – racconta Giovanni Santi, titolare della Beste -, ma se devo tirare le somme, i punti positivi sono in maggioranza rispetto ai punti negativi. Quelli che ho portato qui oggi sono i partner con cui io stesso ho stretto l’accordo, sono imprenditori seri, e possono ben rappresentare l’esperienza che stiamo facendo di fronte ad altre aziende italiane che intendono muoversi in maniera analoga”. “Sono scambi di informazioni per cominciare a stringere collaborazioni oppure pensare addirittura a nuovi insediamenti in Italia e in Cina”, gli fa eco Luca Giusti, presidente della Camera di commercio.
La delegazione di Anqing questa mattina ha incontrato anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni e l’assessore allo Sviluppo Economico Daniela Toccafondi, la quale afferma: “I cinesi hanno una logica di espansione e di presenza nel mondo: dovremo conviverci, lavorarci ed essere a nostra volta competitivi. Diventa tutto più semplice se c’è un dialogo aperto”.
LS
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