4 Marzo 2017

Periferie, housing sociale e riuso degli spazi al centro del nuovo Piano operativo della città VIDEO


Riqualificazione urbanistica, una città che cambia, le sfide che attendono Prato in termini di valorizzazione dello spazio pubblico e delle periferie. Questa mattina i cittadini hanno partecipato al confronto organizzato da Partito democratico a Palazzo Pacchiani sul Piano operativo del Comune di Prato, quello che fino ad ora era conosciuto come “Piano regolatore” e che sarà approvato in maniera definitiva entro dicembre 2018. Dopo i saluti del segretario provinciale Gabriele Bosi e del capogruppo Lorenzo Rocchi, l’assessore all’Urbanistica del comune di Prato ha fatto la sua relazione introduttiva, seguito dagli interventi dei consiglieri Pd della commissione urbanistica del Comune, che hanno affrontato diversi aspetti del Piano operativo.

Se la periferia prossima alle mura del centro storico ha ricevuto la sua fetta di risorse grazie al Bando Prius del governo e al suo finanziamento da oltre 10 milioni di euro, un tema caldo sono le vere e proprie periferie della città, le frazioni più lontane dal centro per le quali l’amministrazione sta progettando una rete di spazi pubblici composta di scuole aperte in orario extra-curriculare che diventano anche piccoli centri civici. Un altro tema è l’integrazione delle politiche urbane con quelle del welfare, dove un’attenzione particolare è riservata alla parte di cittadini con un reddito tra i 16.000 e i 38.000 euro. La cosiddetta “fascia grigia” che non può accedere alle case popolari ma nemmeno al libero mercato immobiliare, a beneficio della quale l’amministrazione a fine mese predisporrà un bando di gara per la realizzazione e i criteri di accesso per i cittadini interessati di 80 appartamenti in via di Gello al Soccorso.

La commissione urbanistica si sta concentrando anche sul riuso degli edifici e degli spazi: si tratta del concetto del “volume zero”, nato negli utlimi anni dalla sensibilità di alcuni Stati che si sono domandati come riutilizzare il proprio patrimonio esistente e non sfruttato. Le aree strategiche individuate a questo proposito sono il Macrolotto zero, per la vicinanza al centro e ad una stazione (Borgonuovo) e la presenza di una comunità giovane e internazionale; la zona della Declassata; la zona del centro in cui sorgerà il nuovo parco urbano.

Guarda il video con le immagini dell’incontro e le interviste a Gabriele Bosi, segretario Pd di Prato; al sindaco Matteo Biffoni e all’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis

LS

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