17 Marzo 2017

Sala Vlt di piazza Mercatale, il titolare contesta la chiusura per motivi di sicurezza: “Siamo noi le prime vittime”


Fabio Ciofi, titolare della sala giochi Vlt di piazza Mercatale, non ci sta ad accettare in silenzio la chiusura per 5 giorni imposta dalla Questura. Un provvedimento preso per ragioni di ordine e sicurezza pubblica in base all’art.100 del Tulps che prevede la sospensione per motivi cautelari dei locali “abituali ritrovo di persone pregiudicate o periolose e dove siano avvenuti fatti delittuosi penalmente rilevanti”.
Nel decreto di sospensione sono elencati gli interventi delle forze dell’ordine all’interno del locale: negli ultimi 4 mesi e mezzo si sono registrati due violente liti tra magrebini, due interventi per aggressioni alla banconiera da parte di clienti che non volevano pagare, due controlli a seguito dei quali sono stati trovati pregiudicati tra i clienti e due episodi che hanno visto coinvolti spacciatori, con il sequestro di droga in uno zaino e di un bilancino di precisione nei bagni.
“I summenzionati, ripetuti controlli e interventi di polizia – si legge nel provvedimento – non hanno potuto né impedire, né limitare, le frequentazioni di persone pregiudicate e pericolose all’interno della citata sala giochi, né, tantomeno la reiterazione di comportamenti socialmente pericolosi”. Per questo è scatatta la chiusura, “il cui scopo principale – si legge ancora del decreto del questore – si realizza negli effetti dissuasivi che la suddetta misura dovrà avere su persone dedite alla commissione di reati”.

Ma il titolare della sala giochi, oltre a contestare l’efficacia di questi effetti dissuasivi, sottolinea che non può fare entrare solo le persone gradite, né chiedere il certificato penale dei clienti e soprattutto che diversi degli interventi delle forze dell’ordine alla base del provvedimento sono stati richiesti da lui o dal personale della sala Vlt.
“Siamo aperti al pubblico e i nostri dipendenti sono i primi a chiedere sicurezza: quando le forze dell’ordine passavano di frequente con le ronde in Mercatale, la situazione era migliorata, ma adesso in piazza sono tornati spacciatori e prostitute e il risultato della nostra richiesta di aiuto è un provvedimento di chiusura” afferma Ciofi, che già nei mesi scorsi subì la chiusura del bar Europa, in viale Vittorio Veneto, sempre per ragioni di ordine pubblico. Allora decise di investire nella vigilanza privata per scoraggiare la presenza di malintenzionati; questa volta – dice – “è un costo che non riusciamo a sostenere”.
Il questore Paolo Rossi non interviene direttamente sulla vicenda, ma assicura che provvedimenti come questi, che vanno a incidere su un’attività imprenditoriale, vengono usati con “il bilancino del farmacista”. “Teniamo conto dei diritti privati che si vanno a toccare, ma il primo e più importante diritto è quello della sicurezza pubblica e questo può comportare qualche sacrificio” afferma il questore.

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