29 Aprile 2017

ChiantiBanca, Bini Smaghi punta alla riconferma e presenta la lista per la corsa al nuovo Cda


Competenza, tutela del risparmio, dei soci e dei posti di lavoro. E’ questa la ricetta con cui l’attuale presidente del CDA di ChiantiBanca, Lorenzo Bini Smaghi, si candida ad un nuovo mandato al vertice del Consiglio di Amministrazione, in vista del rinnovo delle cariche che sarà discusso nell’assemblea dei soci, il prossimo 14 maggio a Firenze.

Al suo fianco, nella prima delle due liste che per la prima volta si contrapporranno, figurano 12 candidati più 3 riserve. Tra loro anche due pratesi: Maria Lucetta Russotto, dottore commercialista e revisore contabile con studio a Prato, e Serena Pucci, geometra e consulente alla Corte d’Appello di Firenze, residente a Carmignano.

“Abbiamo economisti, esperti di mercati finanziari, professori che hanno insegnato e insegnano in Scienze bancarie, avvocati, ingegneri, commercialisti – spiega Bini Smaghi -. Una squadra che si completa di persone che lavorano insieme e che mettono la loro competenza al servizio del territorio e della banca, perché ci credono. Vogliamo che questa banca rimanga sana anche in futuro”.

Una scelta, quella di tornare al voto due anni prima rispetto alla naturale scadenza, maturata dopo mesi burrascosi, fatti di dimissioni di una parte degli amministratori e di un bilancio che nel 2016 ha registrato un passivo di circa 90 milioni, provocato dalle rettifiche su crediti erogati negli ultimi venti anni. Rettifiche – è stato spiegato – che in larga parte riguardano il periodo precedente al 2010, prima cioè delle recenti incorporazioni delle BCC di Prato e Pistoia e della fusione tra la Banca del credito cooperativo del Chianti fiorentino e quella di Monteriggioni.

Stando ai numeri, ChiantiBanca ha continuato a fare comunque la propria parte, erogando l’83% del nuovo volume del credito nel sistema delle Bcc in Toscana. Ma per andare avanti, ripete Bini Smaghi, serve un cambio di passo. “La banca deve essere sì legata al territorio ma con meccanismi di controllo, dei costi, con un’erogazione del credito attenta ai rischi, perché quello che abbiamo avuto quest’anno è il risultato di scelte forse imprudenti in passato – ripete l’attuale presidente del CDA -. La base c’è, possiamo continuare a svolgere un ruolo importante perché il territorio toscano ci chiede di essere presenti”.

Il voto nell’assemblea del 14 maggio andrà alla singola lista e sarà segreto. La lista Bini Smaghi si confronterà con l’altra, capeggiata da Gian Pietro Castaldi. Tra i candidati in corsa, anche in questo caso, altri due rappresentanti dell’area provinciale pratese: Fabrizio Pagliai e Marco Giusti.

 

LISTA CDA PRESIDENTE BINI SMAGHI

La Squadra.
Lorenzo Bini Smaghi
Nato il 29 novembre 1956, residente a San Casciano Val di Pesa. Dottorato in Economia all’Università di Chicago. E’ stato dirigente presso la Banca d’Italia e il Ministero del Tesoro, membro del Comitato esecutivo della BCE. E’ attualmente Presidente di Societé Générale.

Elisabetta Montanaro
Nata il 30 novembre 1944, residente a Siena. Laureata in Economia e in Giurisprudenza. Professore ordinario dell’Università di Siena di gestione bancaria. La sua attività di ricerca e di insegnamento verte principalmente su performance e rischi bancari, gestione delle crisi, regolamentazione e vigilanza. È stata Consigliere di Amministrazione di Banca Mercantile e di MPS Bancaverde, nonché Consigliere di Succursale della Banca d’Italia a Siena. Ha svolto attività di Consulente Tecnico di Ufficio su tematiche bancarie dei Tribunali di Prato, Pisa, Firenze e Palermo.

Emilio Bertini
nato il 5 gennaio 1948 e residente a Montale (PT). Commerciante, ha svolto incarichi Dirigente della Confcommercio di Pistoia.

Massimo Brogi
nato il 07 maggio1957, residente a Siena. Agente Immobiliare dal 1983, Vice Presidente Finanziaria Senese di Sviluppo S.p.A dal giugno 2011 all’agosto 2014.

Niccolò Brandini Marcolini
nato il 12 settembre 1964, residente a Castellina in Chianti, Laureato in Scienze agrarie all’Università di Firenze, Socio dello Studio PROECO, di Monteriggioni, responsabile del settore tecnico agronomico e faunistico.

Lorenzo Checcucci
nato il 1 Agosto 1965, residente a San Casciano Val di Pesa. Laureato in Ingegneria Civile, è Presidente e direttore tecnico della società di ingegneria “Vega Ingegneria Srl” da lui fondata, operante in campo immobiliare e infrastrutturale. E’ stato membro della Commissione Edilizia del Comune di San Casciano.

Alberto Guarnieri
nato il 12 Maggio 1968, residente in Impruneta. Perito Elettronico. Imprenditore. Titolare della Guarnieri SRL (Sambuca). Fratello Attivo dal 1986 della Misericordia di Firenze.

Giuseppe Liberatore
nato il 9 giugno 1955, residente a Scandicci. Laureato in Scienze Agrarie e Master in Enologia e Viticoltura. Attualmente Direttore Generale del Vino e dell’Olio Chianti Classico. Dal 1 settembre 2017 Amministratore Delegato di Valoritalia s.r.l., la società che certifica l’80% dei vini italiani a Denominazione di Origine.

Diletta Marzi
nata a Firenze 11 agosto 1978, residente a Campi Bisenzio. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze; iscritta all’albo degli Avvocati di Firenze dal 2009. Esercita libera professione con particolare riguardo al settore del diritto civile, diritto di famiglia, diritti delle persone, successioni e diritto del lavoro.

Pierpaolo Pantanelli
nato a Prato il 13 Febbraio 1968, residente a Pistoia. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Firenze. Avvocato del Foro di Pistoia. Componente del Comitato delle Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Pistoia. Amministratore della Banca di Pistoia Credito Cooperativo e successivamente di Chiantibanca.

Serena Pucci
Nata il 27 giugno 1974, residente a Carmignano. Geometra, Consigliere di amministrazione della Bcc Area Pratese dal 2010 al 2013. Amministratore in società di gestione e realizzazione di patrimoni immobiliari, Progettista e Direttore lavori di opere pubbliche. Consulente alla Corte d’Appello di Firenze.

Oliviero Roggi
nato il 18 Dicembre 1970, residente a Bagno a Ripoli. Professore Universitario di Finanza, Banca e Risk Management presso l’Università degli Studi di Firenze. E’ stato Visiting Professor alla New York University Stern School of Business, consulente della Banca Mondiale. Ha ricoperto ruoli di amministratore e sindaco revisore in gruppi bancari e in società pubbliche e private.

Maria Lucetta Russotto
Nata il 21 marzo 1967 residente a Poggio a Caiano. Dottore Commercialista e revisore contabile, con studio a Prato. Referente organismo di composizione della crisi per le Provincia di Prato, Unione dei sette comuni di Prato, Montemurlo, Vaiano, Vernio Cantagallo, Poggio a Caiano e Carmignano. Docente e responsabile per la formazione professionale del corso di “Diritto della Gestione e Soluzione della Crisi d’impresa” Scuola di Alta Formazione Dipartimento Scienze Aziendali Università di Firenze.

Duccio Bari
nato il 28 novembre 1963, residente a Siena. Laureato all’Università di Siena. Avvocato civilista, patrocinante in Cassazione, specialista in diritto delle successioni, urbanistica, contrattualistica, diritto commerciale e della crisi d’impresa.

Stefano Maestrini
nato il10 Aprile 1949, residente a Siena. Laureato in Ingegneria all’Università di Pisa. E’ stato Direttore Generale di Foxboro Scada (gruppo Invensys) Executive Manager di General Electric e Vice Presidente per l’EMEA di Dresser. E’ stato membro del CdA di Foxboro Scada, Teknos, Dresser Waine. Fondatore nel 2006 ed Amm. Unico di GMS. E’ stato Priore della Contrada della Pantera e AD del Consorzio Tutela Palio.

Giancarlo Zucca
Nato il 31 gennaio 1959, residente a Sovicille. Commercialista in Siena, con esperienza nel campo della consulenza aziendale fiscale e tributaria, R.evisore contabile. Presidente e Sindaco di vari collegi sindacali, Consigliere regionale in Confprofessioni Toscana.

Pronta la replica di Gian Pietro Castaldi, l’altro aspirante presidente del nuovo CDA di ChiantiBanca: “Bini Smaghi sembra non aver fatto parte di un Cda che lui, adesso, ritiene responsabile di tutti i problemi della Banca – afferma Castaldi -. Mi chiedo perché lui, presidente dal 2016 e che già da tempo era in contatto stretto con i vertici della Banca, non si sia accorto fin da subito che le coperture dei crediti deteriorati erano di gran lunga inferiori alla media della altre Bcc delle Toscana e avrebbero richiesto le rettifiche di valore attuate soltanto con l’ispezione della Banca d’Italia; ovvero perché, nel caso in cui fosse stato a conoscenza di tutto questo, abbia insistito fino all’ultimo per la strada fallimentare della way out, che, oltre alla perdita della natura cooperativa, avrebbe comportato un’ulteriore e insostenibile spesa di 60 milioni di euro”.

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