È tornato a forzare la porta dell’appartamento della sua ex, in via Santa Trinita nei pressi di vicolo della Zecca, il 42enne rumeno indagato per omicidio preterintenzionale, per la morte del cittadino russo precipitato dalla finestra dello stesso appartamento, lo scorso 20 novembre. Anche in quella circostanza il 42enne rumeno si era introdotto all’interno dell’abitazione in cui vive in affitto la donna, una 50enne ucraina e quando quest’ultima rincasò assieme al cittadino russo, scaturì un violento litigio fra i due uomini. Il rumeno afferrò un coltello minacciando il rivale e la ex, che cercarono rifugio in camera da letto. Mentre il rumeno tentava di sfondare la porta, il cittadino russo cercò di calarsi dalla finestra, ma perse la presa del davanzale precipitando al suolo. Morì dopo un mese e mezzo di agonia.
Ieri, attorno alle 13,30, il cittadino rumeno è tornato a forzare l’appartamento della ex compagna. Quando è arrivata la polizia, chiamata da alcuni vicini, l’uomo stava mangiando tranquillamente. Gli agenti hanno avuto conferma dall’inquilina che la presenza dell’ex non era stata consentita: per questo l’uomo è stato denunciato per violazione di domicilio e allontanato dai poliziotti.
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