23 Maggio 2017

La percezione della legalità nei diciottenni: rispetto, onestà e responsabilità sono i valori fondamentali


Non c’è una risposta giusta, non c’è una risposta sbagliata, ma soprattutto non c’è una percezione univoca di tutto quello che è la legalità e di quelli che sono i valori di riferimento dei ragazzi. E’ quanto emerge dall’indagine su “La percezione della legalità nei diciottenni di Prato” promossa dalla Camera di Commercio di Prato. L’indagine ha interessato 654 studenti delle classi quarte degli istituti Gramsci-Keynes, Livi–Brunelleschi e Cicognini-Rodari che nel mese di febbraio hanno compilato un questionario articolato per indagare il loro rapporto con il concetto di legalità e la loro scala di valori.

A sottoporre il questionario sono stati alcuni loro coetanei, all’interno di un progetto di alternanza scuola-lavoro; la classe IVH dell’Istituto Cicognini-Rodari ha anche collaborato alla revisione del questionario. Il panorama che emerge dall’indagine è molto fluido: le risposte sono molto diverse tra loro, in tutti gli ambiti toccati dal questionario.

IL CAMPIONE Sono 654 gli studenti che sono stati intervistati; il 63% sono donne e l’80% frequenta il liceo. Frequentavano tutti la quarta superiore, quindi con un’età compresa tra i 17 e i 18 anni.

LA LEGALITA’ Cos’è la legalità? Per il 52% dei ragazzi la legge va rispettata sempre, ma per il 32% qualche volta è ammesso trasgredirla. Si vanno poi ad analizzare alcuni comportamenti. Ad esempio, il 38% non chiede mai la ricevuta fiscale, il 31% la chiede sempre, il 19% ci rinuncia in cambio di uno sconto.

Per il 50% dei ragazzi sono gli insegnamenti della famiglia a insegnare il rispetto della legalità, per il 44% sono gli esempi delle persone che ti stanno intorno.

Quasi unanime la condanna del genitore che fa vincere un concorso al figlio con una raccomandazione: per l’85% dei ragazzi si tratta di un comportamento da punire. I ragazzi sembrano avere le idee chiare anche di fronte alla richiesta di “piccoli favori” illegali: di fronte a un rifiuto da parte di un amico di concedere il favore, il 53% lo capirebbe ma ci resterebbe male, il 42% stimerebbe maggiormente l’amico per la sua correttezza.

I VALORI Di fronte alla domanda “quali sono le cose importanti per te?” L’onestà è stata definita molto importante dal 68% dei ragazzi. Sono stati ritenuti abbastanza importanti la laboriosità (57%), il successo (54%), la solidarietà (48,6%).

La famiglia è il valore più importante, seguito dal rispetto degli altri. Sono invece ritenuti poco importante la ricchezza, la bellezza e la fama. Che tipo di persone vorrebbero diventare i diciottenni pratesi? Oltre il 60% vorrebbe diventare una persona responsabile. Poi ci sono quelli che vorrebbero diventare rispettosi, stimati e anche ricchi.

Sfruttare una posizione di potere per ottenere favori personali e rubare in un negozio sono i comportamenti ritenuti più gravi.

GLI AMICI Il rapporto con i coetanei rappresenta un aspetto importante nella vita dei ragazzi. Alla domanda “Qual è il motivo più importante per cui un ragazzo trasgredisce le regole della società?”, il 25% ha risposto perché lo fanno gli amici, seguito da “perché non ha nulla in cui credere” registrato nel 21% delle risposte.

IL WEB Il rapporto con il web è complicato e anche confuso. E’ stato chiesto ai ragazzi se pensano che condividere sul web immagini senza il consenso della persona ritratta sia un reato: per il 45% lo è se riguarda un momento privato, per il 25% è sempre un reato, per il 25% no se si è tra amici. Forte invece la condanna delle chat denigratorie di un compagno: per il 58% non è corretto mai, il 22% si spinge anche ad abbandonare la chat.

RAPPORTO CON L’AUTORITA’ Un sostanziale rapporto di fiducia nell’operato delle forze dell’ordine emerge dall’indagine: il 54% dei ragazzi, se fosse vittima di un reato, lo denuncerebbe senza esitazione.

Il 69% degli intervistati consiglierebbe a un amico sottoposto a scherzi pesanti da parte dei compagni di rivolgersi al preside, un segnale evidente di riconoscimento dell’autorità del dirigente scolastico.

L’ATTUALITA’ La domanda sugli interessi della criminalità organizzata aveva come obiettivo quello di far emergere la conoscenza da parte dei ragazzi dei fatti di attualità. Per il 30% la criminalità ha interesse nello spaccio di droga, per il 16% nel traffico di armi e per un altro 16% nello sfruttamento della prostituzione.

IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO Per il 97% sul loro territorio c’è un problema di legalità, ma il 75% ritiene di poter contribuire al cambiamento per migliorare la situazione. Ed è questo l’obiettivo dell’indagine: capire meglio chi sono e cosa si aspettano i ragazzi che oggi vivono a Prato.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments