Sottopasso Soccorso, Longo: “Solo fumo negli occhi. Opera che non vedrà mai la fine”

“Ennesimo fumo negli occhi ai cittadini pratesi riguardo il progetto per la realizzazione del Sottopasso al Soccorso. Si è ben pensato di spendere oltre 31 milioni di euro per un’opera che sicuramente non vedrà mai la fine. Sono il primo a guardare avanti per la nostraittà ma questo, onestamente, mi pare più un passo indietro”. Così il consigliere comunale della lista “Prato con Cenni”, Antonio Longo, che è anche membro della commissione urbanistica, a cui nei giorni scorsi Anas ha illustrato il progetto definitivo e l’iter dei lavori per la realizzazione del raddoppio della declassata. “Oltre al progetto del sottopasso in una zona denominata “fontanelle” (sappiamo anche per quale motivo), si è pensato di realizzare un ulteriore parco urbano a pochi metri da quello dell’Ippodromo e a quello di nuova (quando?) realizzazione del vecchio ospedale senza avere nessun tipo di lungimiranza” aggiunge Longo, che rivolge una serie di interrogativi all’amministrazione comunale: “Si è pensato ad un’eventuale “crisi” del traffico che si verrà a creare per la durata (indefinita) del cantiere? Si è pensato che il nuovo parco sopra il sottopasso possa essere assolutamente inutilizzato dai cittadini? Chi andrà a vivere quel parco dove sotto e ai lati sfrecceranno auto ad alta velocità? Si è pensato ad un piano di sicurezza del luogo oppure diventerà un ulteriore ricettacolo per microcriminalità che imperversa nella zona adiacente di via Marx e del Soccorso in generale? Si è pensato che il sistema fognario esistente avrebbe bisogno di essere totalmente rivisitato altrimenti passerebbe esattamente attraverso il tunnel creando quindi un ulteriore dispendio di tempo e soldi? Si è pensato che scavando, potrebbero esserci problemi idrogeologici legati alla falda che farebbero allungare i già infiniti previsti tempi di realizzazione? Anche i tecnici di ANAS in commissione urbanistica hanno rilevato la criticità della falda (in questo momento a circa 13mt sotto terra che renderebbe irrealizzabile il progetto) – prosegue Longo -. E se il progetto fosse già partito creando enormi disagi alla città cosa si fa? Si ricopre tutto si terra e si ammette l’errore? Inoltre i tecnici peraltro hanno segnalato la possibilità di cedimenti per le abitazioni circostanti e sostanziali modifiche al traffico alternativo pensato dall’amministrazione. Queste e molte altre, mi destano non poche preoccupazioni per la realizzazione del progetto e mi fanno affermare con certezza la totale mancanza di lungimiranza: guardare alla Città solo da un punto di vista. Quando invece si realizza una importante e nuova progettualità, che cambia volto alla città, si deve pensare a tutto ciò che verrà creato successivamente, a tutte le conseguenza che verrano realizzate con il progetto, non semplicemente a risolvere il problema (per poi crearne altri 100) perché questo non è assolutamente esaustivo. Evidentemente però l’unica cosa che interessa a questa amministrazione è gettare fumo negli occhi ai cittadini facendogli credere che il problema sarà risolto – prosegue Longo -. Fortunatamente i tecnici di ANAS, nella loro esposizione, sono stati tecnicamente impeccabili e, soprattutto, prudenti sul progetto che ha avuto bisogno di sostanziali modifiche e molte verifiche in merito prima di dare inizio ai lavori”. Longo conclude auspicando “che ci siano dei seri ripensamenti sul progetto o, quantomeno, che si segua una visione totale del progetto non limitandosi, ancora una volta, all’ennesimo spot elettorale”.