Poliziotti italiani e cinesi impegnati in pattuglie congiunte nei centri storici di Firenze, Roma, Milano e Napoli. Il progetto di cooperazione internazionale di polizia è partito ieri e proseguirà fino al 24 giugno. Dopo il debutto lo scorso anno a Roma e Milano – dove le pattuglie miste hanno battuto anche le locali Chinatown – l’esperienza è stata ripetuta ed estesa quest’anno alle altre città, ma non a Prato, dove maggiore è la presenza della comunità orientale. L’iniziativa, del resto, è rivolta principalmente ai turisti cinesi e non a stabilire maggiori contatti con gli orientali che vivono e lavorano in Italia. Un’analoga esperienza ha visto impegnati lo scorso mese a Pechino e Shanghai le nostre forze di polizia.
“Siamo sicuri che per i cinesi presenti in Italia, così come per gli italiani in Cina, sia molto utile vedere un’uniforme ‘amica’” ha detto alla presentazione a Roma il vicedirettore generale della pubblica sicurezza, il prefetto Antonino Cufalo.
“Credo che la cooperazione per i pattugliamenti congiunti possa rispondere alla domanda dei tanti turisti e studenti cinesi e degli italiani in Cina. Inoltre può promuovere ulteriormente le relazioni tra i nostri Paesi” ha osservato l’ambasciatore cinese Li Ruiyu.
Gli agenti della polizia cinese, in uniforme e disarmati, saranno affiancati da agenti della Polizia di Stato ed avranno il compito prevalente di assistere i colleghi italiani nelle ordinarie attività istituzionali di controllo del territorio e di tutela della sicurezza pubblica, agevolando i turisti cinesi nei rapporti con le autorità locali e con le rappresentanze diplomatiche e consolari.
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Si preparano all’occupazione