24 Agosto 2017

Striscione di Casa Pound contro il Papa. La condanna del Comune e della Diocesi


«Bergoglio: facile fare lo Ius col Soli degli altri». È scritto su uno striscione appeso questa mattina, giovedì 24 agosto, nella zona del Ponte Petrino dai militanti di Casa Pound. Il messaggio, rimosso già in mattinata dai vigili urbani, è comparso in altre cento città italiane. Il movimento di estrema destra intende così criticare la posizione del Papa sull’immigrazione, espressa recentemente attraverso il messaggio diffuso in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.

In un comunicato stampa Casa Pound scrive: «Bergoglio fa propaganda allo ius soli e incoraggia un’immigrazione senza limiti, chiedendo inoltre che sia garantito agli stranieri quello che il governo non è in grado di garantire nemmeno agli italiani, un percorso di istruzione fino ai 18 anni e la possibilità di continuare gli studi anche all’Università. Quello che viene da chiedersi di fronte a queste affermazioni è come mai in Vaticano, uno Stato che non arriva a 600 residenti, la cittadinanza non si ottenga né per ius sanguinis, né per ius soli ma solo per decisione del Papa», conclude la nota di Casa Pound.

A commentare l’episodio è intervenuto mons. Santino Brunetti, vicario episcopale per i migranti della Diocesi: «L’attacco al Papa è assolutamente grave e gratuito, si tratta di accuse ingenerose nei confronti di chi ha fatto dell’accoglienza verso gli ultimi – tutti gli “ultimi” – uno dei tratti distintivi del suo magistero. Vorrei far notare a queste persone che lo Ius Soli non è un favore che facciamo a migliaia di immigrati residenti da anni, o addirittura nati, sul territorio italiano, ma un diritto», afferma mons. Brunetti. «Inoltre in molti stati Europei e non solo, si tratta di un diritto assodato. Parlare di questa possibilità come di una scelta barbara che toglie l’aria agli italiani è assolutamente falso. Se vogliamo essere onesti dovremmo ammettere che se oggi il nostro Paese va avanti in certi settori lo deve essenzialmente ai lavoratori stranieri», sottolinea il sacerdote.

«Lo Ius Soli non è una verità di fede, la sua introduzione nel nostro ordinamento può essere criticata e avversata, ma non in modo volgare, ci vogliono civiltà e senso della misura anche nel confronto tra opinioni diverse. Che purtroppo non vedo in azioni dimostrative come questa», conclude mons. Santino Brunetti.

Anche il Comune, condanna lo striscione di Casa Pound. «Queste affermazioni di Casa Pound contrastano in modo stridente con la nostra realtà, dove la diversità è il segno distintivo della nostra comunità – dice il vice sindaco Simone Faggi -. Rinchiudersi nei fortini non serve. Servono, invece, il dialogo, il confronto e il rispetto reciproco. Gli atti continui e dalle modalità assolutamente discutibili di Casa Pound dimostrano l’assoluta mancanza di rispetto non solo nei confronti del Papa ma anche nei confronti del mondo civile».

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