Ad una settimana dal tragico rogo di Vaiano dove in una confezione fantasma allestita in una civile abitazione sono morti due cittadini cinesi, il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Tempestini interviene sul tema dell’illegalità nel distretto. In una nota si rivendica il ruolo degli industriali in alcune iniziative messe in atto nel corso degli anni, dall’adesione al protocollo Lavoro sicuro della Regione, alla mappatura della filiera utile a individuare segmenti della filiera molto vulnerabili e non in grado di resistere all’attacco dell’illegalità.
“Come associazione – scrive Tempestini – abbiamo cercato di avere una visione non parziale dei problemi presenti nei comparti sia dell’abbigliamento che delle tintorie, rifinizioni e stamperie, ritenendo ugualmente gravi in entrambi i casi gli effetti negativi sul sistema pratese”.
Secondo Tempestini passi avanti ce ne sono stati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche da un punto di vista fiscale: “Mi riferisco ad esempio alla notizia giunta pochi mesi fa delle centinaia di milioni di euro del recupero Iva: un segnale importante e un invito a continuare a lavorare anche su questo piano, con il coinvolgimento dell’Agenzia delle entrate”.
Ampliare il fronte dei controlli
La tragedia della Tignamica ha tuttavia evidenziato che “il fronte del controllo va ampliato anche a contesti insospettabili e difficili da individuare”. “Una conferma, se ce ne fosse stato bisogno, della straordinarietà della situazione di Prato – scrive il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord -. Una situazione che richiede quindi interventi altrettanto straordinari, incentrati in primo luogo sulle risorse umane chiamate a vigilare, sul loro numero e sul loro livello di qualificazione, ma anche sull’estensione dei controlli e sull’approfondimento di questi ultimi. Citavo prima l’Agenzia delle entrate, ma anche da parte dell’Ispettorato territoriale del lavoro occorrerebbero, sul rispetto delle normative di sua pertinenza, controlli puntuali che vadano al di là della verifica del libro matricola”.
“In una realtà come Prato – aggiunge Tempestini – non dovrebbero esserci mai, in nessun caso, né problemi di carenza di organici dei soggetti di vigilanza né turn over di personale troppo accentuati, dato che su temi così complessi e delicati è essenziale la sedimentazione di competenze. Ci sono voluti molti anni prima che fosse acquisita la consapevolezza di cosa sta accadendo a Prato: ora che la consapevolezza c’è, l’effettiva volontà di risolvere i problemi si misurerà sulla creazione di condizioni adeguate ad affrontarli efficacemente”.