Profanata la chiesa di Carmignanello, portate via nella notte le ostie consacrate. Il Vescovo: «Un atto gravissimo contro la fede» FOTO E VIDEO

La chiesa di Carmignanello nell’alta Valle del Bisenzio è stata profanata. Il fatto è avvenuto nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 settembre, quando qualcuno si è introdotto all’interno dell’edificio per compiere atti sacrileghi. I vandali sono entrati da una finestra a mosaico da cui è stata tagliata una parte del vetro, che non è stata però rinvenuta sul posto. Hanno rovistato dappertutto riuscendo a trovare la chiave del tabernacolo, lo hanno aperto e si sono portati via tutte le ostie consacrate lasciando sull’altare calici e pissidi. Sono state svuotate anche le cassette delle offerte, all’interno c’erano pochi spiccioli, ma con molta probabilità l’obiettivo dei ladri erano proprio le particole. E come se non bastasse, prima di lasciare la chiesa hanno orinato sul pavimento.

Scosso il parroco don Waldemaro Kowalczuk, residente a Vaiano, che appena informato dell’accaduto si è subito recato in parrocchia. Sul posto anche i carabinieri di Vernio.

Il sacerdote ha informato immediatamente il vescovo Franco Agostinelli. «Si tratta di un atto gravissimo contro la fede la sacralità del luogo», commenta il Presule che si dice «indignato e preoccupato per il degrado morale mostrato da questi vandali. Anche chi non crede deve sentirsi ferito da questo gesto che attenta alla libertà e alla sensibilità religiosa».

Proprio domenica scorsa monsignor Agostinelli era stato a Carmignanello a benedire il nuovo ambone posto in chiesa in ricordo del lungo impegno profuso dalle suore Mantellate Serve di Maria, che per 77 anni hanno prestato servizio in parrocchia.

Giovedì 21 settembre alle 21 il Vescovo presiederà in chiesa una messa di riparazione assieme al parroco don Waldemaro.

La chiesa di Carmignanello inoltre sarà la futura sede dell’Adorazione eucaristica perpetua nel vicariato della Valbisenzio, esperienza già presente a Prato nel chiesino di San Paolo e alla parrocchia della Sacra Famiglia, dove il Santissimo sacramento viene esposto 24 ore su 24 alla preghiera dei fedeli. Il furto sacrilego potrebbe dunque non essere casuale.