Cambio di location per il concerto “Maciste contro tutti”, che domenica prossima si sarebbe dovuto tenere al Centro Pecci, nell’ambito del festival “Settembre, Prato è spettacolo”. A causa delle previsioni meteo sfavorevoli, lo spettacolo si terrà al Teatro Politeama a partire dalle ore 21,30. L’evento, come detto, si sarebbe dovuto tenere al Centro Pecci per celebrare il 25esimo anniversario del concerto-evento che si tenne proprio negli spazi del museo di viale della Repubblica. La decisione è stata presa in accordo con tutti gli artisti e tenendo conto dell’impossibilità di spostamento ad altra data.
Nel frattempo il Centro Pecci sarà aperto regolarmente fino a Mezzanotte, quindi chi vorrà potrà visitare la mostra sempre domenica 10, oppure entro il 28 settembre. Con il biglietto del concerto si può inoltre accedere alle altre mostre del Museo Pecci con un biglietto a 5 €.
I biglietti già acquistati sono validi anche per il Teatro Politeama Pratese, in posto unico a sedere. La capienza del teatro è inferiore rispetto a quella del Centro Pecci, quindi si consiglia l’acquisto in prevendita fino ad esaurimento posti, ormai molto vicino.
MACISTE CONTRO TUTTI e piu di un concerto. E’ una fine ed un inizio, un rito collettivo di festa e rigenerazione, che ha sparso i propri frutti su tutto il decennio successivo. Il luogo era l’Anfiteatro del Centro Pecci, la data il 18 settembre 1992.
Due anni prima erano finiti i CCCP, lasciando alle stampe il loro testamento artistico e spirituale dal titolo “Epica Etica Etnica Pathos”. Un doppio album doloroso nella realizzazione, potente e bellissimo, che acquisto valore aggiunto proprio per quello che rappresentava: la fine di quella storia unica e irripetibile per il rock e per la cultura italiana. La fine della Fedelta Alla Linea.
Nel 1992 il lutto non e stato ancora completamente elaborato. Manca una pubblica celebrazione di quel pianto rituale. L’allora responsabile della Sezione Avvenimenti del Centro Pecci, Mario Bufano, lancia una proposta: “Fate qualcosa. Senza impegno.” Che non sia un concerto. Che sia un ringraziamento. Che sia un’occasione per ascoltare, per una volta e mai piu, i pezzi con nati in quel disco potente e bellissimo di due anni prima.
L’idea della serata, nella testa di Ferretti, e chiara: un “kolossal” minimale. Un’unica orchestra punkettona. Defnizioni apparentemente in contraddizione, ma non nella testa dei protagonisti, che hanno ben chiara una figura che del kolossal e del minimalismo di mezzi ha fatto tesoro e poesia. La figura e quella di Maciste, l’eroe nostrano dei film peplum-parrocchiali degli anni 50-60, che combatte contro i nemici piu improbabili: Zorro, Ben Hur, i ciclopi, i mongoli, Ercole… Maciste contro tutti, quindi. O vince lui o vincono tutti gli altri.
La serata e inserita nel cartellone del Festival Delle Colline del 1992. Il manifesto ricorda quelli dei caduti in guerra. Una foto ingiallita, un primo piano per ogni partecipante. Durante le prove Ferretti si ammala. La data prevista, il 10 luglio, due giorni prima viene annullata. Ma oramai la macchina e partita, lo spettacolo e pronto e l’attesa e tanta.
Maciste Contro Tutti andrà in scena dopo l’estate, il 18 settembre 1992.
Quella sera il colpo d’occhio per chi entra all’anfiteatro e spiazzante. Due batterie, un muro di amplificatori, decine di postazioni, il tutto sovrastato da un’impalcatura metallica che sul finale del concerto si incendiera, in una sorta di fuoco sacrificale che brucia le ceneri di un’epoca. Ferretti in giacca e cravatta annuncia il programma della serata. “Come tutti sapete, CCCP non esiste piu, per cui stasera, in via del tutto eccezionale, il Consorzio dei Suonatori Indipendenti C S I suonera per voi. Spero sia interessante.”
Quello che succede è una deflagrazione artistica ed emotiva.
Nella volontà di chi sta recitando, e una fine.