27 Ottobre 2017

Due guardie giurate dell’ospedale accusate del tentato omicidio di un paziente: sospese dal servizio


Due guardie giurate della Securitas Metronotte in servizio all’ospedale di Prato sono indagate per il tentato omicidio di un paziente che si era rivolto al pronto soccorso, lo scorso 4 ottobre. La Procura, che ha affidato le indagini alla squadra mobile, ha notificato ai vigilantes un invito a comparire e ha disposto una perizia medico legale sull’uomo che sarebbe stato vittima di percosse.
Il paziente si era recato al pronto soccorso attorno alle 11 di sera; dopo alcune ore di attesa, nel triage, attorno alle 4 del mattino, l’uomo avrebbe dato in escandescenze e i medici sarebbero stati costretti a chiamare le guardie giurate. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero percosso l’uomo che è caduto a terra, ha riportato gravi lesioni ed è stato poi ricoverato in prognosi riservata.
I due vigilantes sono stati sospesi precauzionalmente dal servizio; invitati a rendere dichiarazioni – assistiti dagli avvocati Nicolosi, De Luca e Nicodemo – si sono al momento avvalsi della facoltà di non rispondere. Le difese hanno nominato dei propri periti per accertare la natura delle ferite del paziente, che potrebbero essere compatibili anche con una caduta accidentale. Di diverso avviso gli inquirenti, che hanno acquisito le cartelle cliniche, sentito la vittima ed altre persone coinvolte nella vicenda.

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Aberto
Aberto
6 anni fa

SENZA PAROLE….sospesi per far rispettare le regole! Siamo veramente una repubblica delle banane…continuiamo pure con questo buonismo …

pisolo
pisolo
6 anni fa

Qualcuno che ha istituito il cosidetto centro dei diritti del malato sarebbe l’ora, visti i tempi, che si desse una mossa e creasse anche un centro per i diritti dell’operatore sanitario e in questo caso fra gli operatori del settore sanitario inserirei anche queste due guardie giurate che operano affinchè chi lavora a contatto con gli utenti lo faccia in maniera serena. Caro Baldi con porre la questione, anche implicitamente che il malato abbia dei diritti da far rispettare e chi lo cura abbia solo dei doveri, il danno maggiore finisci per farlo proprio agli utenti.