Fondazione Cassa, dopo cinque mesi l’assemblea ci riprova. Domani forse la volta buona per il Consiglio di indirizzo


Potrebbe essere la volta buona per la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Domani, a distanza di cinque mesi dall’ultima fumata nera, l’assemblea dei soci potrebbe riuscire ad eleggere, tra le proprie fila, almeno tre consiglieri di indirizzo. Se così fosse, il “board” dell’ente potrebbe entrare finalmente in funzione, essendo già nominati i sette membri la cui designazione è di competenza degli enti cittadini. Lo scoglio maggiore, come già la volta scorsa, è costituito dal quorum statutario dei 2/3 dei soci dell’assemblea, che rende necessaria una scelta condivisa tra le diverse anime della Fondazione. Dopo la clamorosa “rottura” del 21 aprile, il raggiungimento di un accordo che permetta di superare l’impasse è rimasto per mesi un obiettivo molto complicato da raggiungere. Domani la situazione potrebbe sbloccarsi. Sembra che da più parti ci sia la volontà di superare il blocco di questi mesi e trovare alcune convergenze.

I nomi sul tavolo dell’assemblea sono quelli già emersi dall’ultima, vana, tornata elettorale, a cominciare dalla presidente uscente Fabia Romagnoli che, dopo aver comunicato di non volersi ricandidare, ha deciso di rendersi ancora disponibile. Accanto a lei, Isabella Lapi Ballerini, Franco Bini, Gianmarco Piacenti, Domenico Mazzone, Idalia Venco, Diana Toccafondi, Emilio Riva, Gennaro Berardono, Guido Moradei. Tra le candidature emerse negli ultimi giorni, quella dell’avvocato Maurizio Gatti Dei e del geometra Alessandro Pieraccini.

Le votazioni sono convocate per le ore 18 presso la Camera di Commercio.

 

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