5 Ottobre 2017

Guerra tra bande per la riscossione del “pizzo” a Chinatown: violento pestaggio in una casa di prostituzione FOTO e VIDEO


Una vera e propria guerra tra bande criminali cinesi per la riscossione del pizzo presso case di prostituzione. È quanto emerge dalle indagini della squadra mobile a seguito di un grave episodio di violenza accaduto in un terratetto di via Tofani, al civico 18. Nella notte tra martedi e mercoledi la polizia è intervenuta per segnalazione di tre cinesi, di 23 e 24 anni, feriti dopo essere stati percossi a colpiti di bastoni da un gruppo di connazionali. Gli agenti hanno accertato che nel terratetto veniva esercitata attività di prostituzione e che la referente dell’abitazione, una donna cinese, era stata presa di mira assieme al fidanzato da una banda di cui i tre feriti fanno parte. Questi ultimi si erano presentati per tre volte nelle ultime due settimane, armati di spade e coltelli, assieme a dei complici, per pretendere il pagamento del pizzo, come forma di “protezione” per le prostitute che esercitavano nell’appartamento. La prima richiesta estorsiva è stata accontentata con 2500 euro in contanti, ma lunedi scorso quattro appartenenti alla banda sono tornati ad aggredire la coppia. Il compagno della donna ha reagito ed è stato derubato dei soldi che aveva con sè e picchiato selvaggiamente. Dopo questo secondo episodio estorsivo, le vittime hanno allertato i propri “protettori”, a cui già pagavano il pizzo, anzichè rivolgersi alle forze dell’ordine.

I malviventi non si sono tuttavia accontentati e la notte successiva, tra martedi e mercoledi, sono tornati a chiedere il pizzo nel terratetto di via Tofani. La donna è stata spinta all’interno dell’abitazione, schiaffeggiata e derubata di 1000 euro dai tre estorsori, i quali sono stati però sorpresi dall’arrivo di un’altra banda criminale che già riscuoteva il pizzo dalla casa di prostituzione e che si è presentata armata di bastoni e spranghe per “difendere il territorio”.
I tre cinesi, tutti originari del Fujian e clandestini, sono stati picchiati e hanno riportato ferite al volto e alla testa con prognosi rispettivamente di 25, 5 e 8 giorni. Tutti e tre sono stati fermati per estorsione aggravata e continuata e rapina. Le indagini proseguono per accertare gli altri componenti delle due bande che potrebbero essere responsabili di richieste di pizzo per la “protezione” a numerose attività economiche cinesi, non soltanto ai gestori di case di prostituzione abusive.

Sul fenomeno, il vicequestore Nannucci ricorda le operazioni che già in precedenza hanno portato ad arresti per estorsione nell’ambito della comunità cinese.

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