13 Ottobre 2017

Le Iene a Prato per difendere un architetto che deve riscuotere 47 mila euro dal consolato cinese VIDEO


Un architetto pratese, Stefano Mordini, deve riscuotere 47 mila euro dal consolato cinese di Firenze per la progettazione dell’ampliamento della sede, ma dopo quasi 10 anni e una causa civile conclusasi nel 2016 con sentenza definitiva favorevole, non riesce a riscuotere e non può procedere al pignoramento dei beni perchè nel frattempo, sotto il governo Renzi, nel novembre 2014, è stata approvata una legge che “scuda” i conti correnti bancari e postali delle autorità consolari in Italia, non più aggredibili dai creditori. Per far scattare questa impignorabilità, occorre che le autorità straniere comunichino alla Farnesina e alle banche che le somme depositate siano destinate esclusivamente all’espletamento delle funzioni diplomatiche. Comunicazione che ovviamente il consolato cinese aveva già fatto, quando, nel febbraio 2015, sulla base di decreti ingiuntivi, non impugnati, ottenuti da altri due ingegneri che dovevano riscuotere, gli avvocati Simone Calzolai e Giulia Anfuso “aggredirono” conti correnti.

Di seguito l’intervista all’avvocato Giulia Anfuso, collaboratrice dello studio legale Calzolai.

L’incredibile vicenda è stata raccontata nell’ultima puntata delle Iene. L’inviata del programma di Italia 1 è venuta a Prato per intervistare l’architetto Mordini e il suo avvocato Simone Calzolai, e si è poi recata a Firenze per intercettare il console cinese Wang Fuguo. Il diplomatico, all’oscuro del reale motivo dell’intervista, parla di legalità e integrazione, pronunciando in italiano i due concetti. Ma poi sollecitato sul perchè non rispetta la sentenza del Tribunale, risponde stizzito che non capisce la sentenza e che “la vostra legge non ha potere sul nostro consolato”. Poco dopo interviene qualche collaboratore ad allontanare la “iena”, che viene attaccata dal console con pesanti insinuazioni: “Ti hanno dato dei soldi per venire a cercarmi?” chiede Wang Fuguo.

Guarda il servizio delle Iene.

 

Sconsolato l’architetto Mordini (guarda l’intervista sotto), che aveva lavorato a lungo al progetto di ampliamento della sede consolare di Firenze, per consentire la trasformazione di un garage in una sala di aspetto. Un progetto particolarmente complesso, in deroga al regolamento urbanistico, in un’area sottoposta a vincoli.

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