3 Novembre 2017

Prato al Futuro, focus sul patrimonio cittadino da rigenerare


Nuovo appuntamento nell’ambito di “Prato al futuro”. In occasione del Crowdlab di oggi, venerdì 3 novembre, sarà affrontato uno dei temi più interessanti per la vita economica e sociale della città: si parlerà di Patrimonio da rigenerare, un tema che attraversa molti argomenti di estrema attualità, che possono fare di Prato un prototipo di innovazione urbana. Riuso edilizio che significa sia il patrimonio storico dei fabbricati industriali che i manufatti di altro genere, come anche i luoghi in abbandono o in attesa di trasformazione e valorizzazione, in altre parole di una nuova vita.
Il Crowdlab è una delle fasi fondamentali del percorso partecipativo di Prato al Futuro, una fase che tende a raccogliere professionisti e portatori di interesse dall’area locale ma anche a coinvolgere numerosi esperti che portano a Prato la loro esperienza.
Il tema è dunque quello del riuso, che coinvolge non solo i manufatti, ma anche i materiali​: Prato può essere considerata una delle capitali internazionali del riciclo e dell’economia circolare.
La demolizione del vecchio ospedale ad esempio, è stata programmata come demolizione selettiva, che vuol dire che i materiali verranno scelti e che solo una parte andrà a finire in discarica. Il resto si riusa ma soprattutto genera una quantità minore di materiale da smaltire.
Questo nuovo modo di concepire l’architettura è senza dubbio una nuova e necessaria frontiera. L’economia circolare è in questo senso una grande fonte di ispirazione di nuove dinamiche a cui la città guarda, nell’assegnare al tema del Patrimonio da rigenerare uno degli assi tematici del nuovo Piano Operativo. Il tema dell’economia circolare, che vede la città di Prato rappresentante italiana all’interno dell’Agenda Urbana Europea, offrirà spunti e opportunità di riflessione all’interno del percorso partecipativo.
Uno degli esempi più eclatanti che hanno a che fare con questo tema è quello del Programma di Innovazione Urbana in corso per il Macrolotto zero. Gli interventi prevedono il recupero di ex edifici produttivi dismessi, la realizzazione di piazze e spazi verdi e interventi per una mobilità sostenibile per garantire l’agevole attraversamento e la piacevole fruizione dell’intera area. Il cuore del progetto è costituito dalla demolizione di una serie di edifici industriali situati nel cuore del quartiere, per collegare pedonalmente le arterie principali che lo attraversano, Via Filzi e Via Pistoiese, e la creazione di una grande piazza.
Ispiratore sul tema sarà Ricardo Flores (Flores & Prats) che racconterà interventi di riuso, tra i quali emergerà la trasformazione di un circolo operaio di Poblenou, il distretto industriale di Barcellona oggetto, negli ultimi anni, di una imponente e qualificata trasformazione. Da qualche mese quel circolo è diventato, dopo un minuzioso e originale progetto di recupero che alla cura meticolosa per le memorie storiche ha associato una elevata creatività, sede di un laboratorio di ricerca e di sperimentazione teatrale intitolato Sala Beckett.

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