16 Novembre 2017

Protesta degli ispettori del lavoro, non più garantita la partecipazione ai controlli interforze: “Equiparare stipendi al personale Inps e Inail”


Partecipazione ai controlli interforze non più garantita, niente verifiche in orari notturni o festivi, né straordinari e anche ispezioni ordinarie a rischio vista la decisione di non mettere più a disposizione l’autovettura privata per i sopralluoghi ad aziende e cantieri, anticipando le spede per il carburante. Sono gli effetti della protesta dei dipendenti dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Prato e Pistoia, che domani mattina nell’ambito di un’iniziativa nazionale, terranno un sit-in davanti alla Prefettura.
Lo stato di agitazione – proclamato dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Unsa, Usb, Intesa – proseguirà, fa sapere il personale, fino a quando “gli ispettori e i funzionari dell’Ispettorato Territoriale di Prato non vedranno riconosciuta la dignità professionale che spetta a chi svolge un ruolo sociale così importante”.

I sindacati definiscono un “esperimento fallito” la riforma con cui è stato creato l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) come ente autonomo, vigilato dal Ministero del Lavoro, in cui far confluire il personale dell’ex Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Inps e dell’Inail.

“Il trattamento normativo ed economico del personale dell’Inl rispetto al personale di Inps e Inail è molto peggiore, sebbene il primo svolga attività analoghe e in molti casi anche più gravose, determinando l’assurda situazione per cui colleghi che svolgono la medesima attività ed operano conguintamente ricevono retribuzioni molto diverse. Inoltre – scrive il personale dell’Itl di Prato – le progressioni economiche stabilite per il 2015 sono state rinviate e di fatto è improbabile che possano essere realizzate entro quest’anno ed il salario accessorio, già ridotto negli anni precedenti, non verrà corrisposto”.

Nel pacchetto di richieste dei sindacati, oltre all’equiparazione normativa ed economica al personale di Inps e Inail, ci sono l’adeguata copertura assicurativa per i rischi connessi alla funzione ispettiva, la remunerazione dell’uso di auto private, la tutela contro aggressioni, “sempre più frequenti durante il servizio esterno”, adeguata formazione per tutto il personale, adeguamento delle dotazioni strumentali, valorizzazione delle attività amministrative, e riconoscimento della professionalità di chi opera negli uffici legali dell’ente in attività di difesa tecnica su delega.