4 Novembre 2017

Sequestrata e derubata in casa a Carmignano, svolta nelle indagini: uno dei rapinatori è il fratello della vittima


Tra i rapinatori che hanno legato, imbavagliato e derubato una donna cinese a Carmignano nell’agosto del 2016 c’era il fratello della vittima. A scoprirlo è stato il Nucleo investigativo dei carabinieri di Prato grazie ai reperti analizzati dal Ris di Roma. Gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità di uno dei rapinatori attraverso il rilevamento delle impronte lasciate sul nastro da imballaggio usato per legare la donna. L’uomo, un cinese di 43 anni, domiciliato a Prato e in regola con il permesso di soggiorno, è stato arrestato ieri dai carabinieri con l’accusa di rapina e sequestro di persona.

I fatti sono avvenuti la notte del 22 agosto dello scorso anno, quando in una abitazione della periferia di Carmignano sono intervenuti i carabinieri della stazione locale. Sul posto i militari hanno trovato una donna di nazionalità cinese bendata e imbavagliata in evidente stato di shock. Secondo una prima ricostruzione fornita dalla vittima, quattro uomini a volto coperto erano entrati in casa armati di coltelli e bastoni con l’intento di fare una rapina. I malviventi parlavano tra loro cinese e dopo aver legato la padrona di casa a una sedia, sono fuggiti portando via oro e denaro per un valore di circa duemila euro.

Le indagini sono state condotte dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Prato, specializzato nel rilevamento tracce e impronte. Tra i tanti indizi raccolti e repertati uno in particolare si è rivelato utile per scoprire l’identità di un membro della banda. Su uno dei frammenti del nastro adesivo da imballaggio, usato per legare la vittima, sono stati trovati segni di impronte digitali. Gli investigatori di via Picasso hanno inviato il materiale da esaminare al Ris, che ha fatto così la singolare scoperta: su uno dei frammenti analizzati c’erano le impronte del fratello della donna derubata. A quel punto i carabinieri hanno dovuto appurare se le tracce presenti sul nastro fossero dovute alla normale frequentazione della casa della sorella, da parte dell’uomo, oppure se lo stesso fosse coinvolto nella rapina. Le indagini hanno portato alla conferma del reato: era stato proprio il fratello della donna a organizzare la rapina assieme ad alcuni complici, non ancora identificati. Secondo gli investigatori l’uomo potrebbe aver agito perché soffocato dai debiti di gioco.

Il mandato di cattura è stato spiccato dal gip Francesco Pallini, che ha autorizzato la richiesta avanzata dal pm Francesco Sottosanti, a capo delle indagini. L’arrestato si trova al carcere della Dogaia in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.

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