19 Dicembre 2017

500 euro per riavere i documenti rubati: i carabinieri arrestano quattro estorsori


Nel tardo mattinata di ieri i militari del Nucleo Investigativo di Prato hanno tratto in arresto per estorsione quattro cinesi di età compresa tra i 30 e i 50 anni, pregiudicati e da tempo dimoranti in Prato. La vicenda parte da una comune denuncia di furto presentata dalla vittima dell’estorsione, un operaio cinese di 37 anni, regolare e da molti anni residente a Prato. La scorsa settimana il giovane ha denunciato ai carabinieri di aver subito un furto sulla sua vettura. Alcuni sconosciuti, infatti, nel corso della notte, dopo aver rotto il finestrino dell’auto parcheggiata sotto casa sua, si sono impossessati di una borsa con all’interno tutti i documenti di identità della vittima (passaporto, permesso di soggiorno, patente, ecc.). Quello che sembrava un banale furto purtroppo si è trasformato in una estorsione. Sabato scorso il giovane ha trovato un biglietto manoscritto in mandarino con il quale gli veniva proposto di contattare un numero per avere indietro i documenti. Contattati i malfattori, la vittima ha ricevuto una richiesta estorsiva: 500 euro in cambio dei documenti. Il giovane a quel punto ha deciso di presentarsi in caserma, raccontando tutto ai militari del Nucleo Investigativo. I carabinieri si sono appostati durante lo scambio di denaro, avvenuto al Macrolotto Uno davanti ad uno dei tanti chioschi che vendono cibo. Ad attendere la vittima c’erano quattro pregiudicati cinesi che, una volta ricevuto il denaro gli hanno consegnato i documenti. A quel punto sono intervenuti i carabinieri cogliendo di sorpresa i malviventi. I quattro sono stati arrestati e condotti in carcere come disposto dal sostituto procuratore Lorenzo Boscagli, in attesa delle decisioni del gip.