19 Dicembre 2017

Fondazione Cassa, ennesima fumata nera. Franco Bini il più votato


Ennesima fumata nera alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.  Nessun nome ha raggiunto il quorum per entrare a far parte, come soci eletti dall’assemblea, del Consiglio di Indirizzo dell’ente. Un esito largamente temuto e prevedibile, viste le divisioni perduranti tra le varie componenti. I votanti convenuti presso la Camera di Commercio, comprese le deleghe, erano 82; il quorum dei due terzi, dunque, si assestava a 54 voti.

Il più votato, stando alle notizie trapelate, è stato l’imprenditore Franco Bini, con 48 voti; a seguire don Marco Pratesi (47), Diana Toccafondi (45), Giammarco Piacenti (44), Isabella Lapi Ballerini (40), Marco Benesperi (39), Alessandro Pieraccini (33) e, con pari risultato, Gabriele Pica Alfieri e Domenico Mazzone (32), Andrea Tempestini 20, Maurizio Gattidei 7, Venco 2. A seguire vari voti più o meno dispersi.

I candidati che fanno riferimento all’avv. Mauro Giovannelli, esclusi dalla lista espressa – peraltro in modo controverso – da alcuni dei saggi istituiti per trovare una quadra, ovvero Piacenti, Lapi Ballerini e Mazzone, hanno mantenuto il loro consenso. Franco Bini resta, come nella precedente tornata, il più votato.

La Fondazione, dunque, resta in alto mare dopo la terza vana votazione. Al momento continua la prorogatio degli attuali organi. Risulta ancora più chiaro, se non lo fosse stato anche prima, che nessuna delle componenti, anche le più votate, ha qualche possibilità di far eleggere un qualunque candidato. Del resto, per far funzionare il Consiglio di Indirizzo, basterebbero tre eletti, che si andrebbero ad aggiungere ai membri designati dagli enti cittadini. Solo la effettiva volontà di superare le divisioni, trovando un compromesso, può sbloccare la grave crisi istituzionale in cui versa da mesi la Fondazione.

G.R.

 

 

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