18 Dicembre 2017

Rogo via Toscana, ridotta in appello la pena ai proprietari del capannone


Sono stati condannati in appello a 4 anni di reclusione per omicidio colposo e assolti dall’accusa di incendio colposo i fratelli Giacomo e Massimo Pellegrini, titolari della società immobiliare Mgf, proprietari del capannone di via Toscana dove il 1 dicembre 2013 persero la vita sette operai cinesi a seguito del rogo della Teresa Moda. La Corte di Appello di Firenze ha inoltre accolto alcune richieste delle parti civili, tra cui quella del Comune di Prato, disponendo provvisionali aggiuntive rispetto alla sentenza di primo grado.
Il Tribunale di Prato aveva condannato ciascuno degli immobiliaristi pratesi ad una pena di sei anni e sei mesi di reclusione, andando ben oltre la richiesta di 4 anni e 10 mesi del pubblico ministero Lorenzo Gestri.
L’avvocato Luca Bisori, che ha sostenuto la difesa dei fratelli Pellegrini e ne aveva chiesto l’assoluzione, aspetta di leggere le motivazioni e annuncia il ricorso in Cassazione: “Rispetto alla sentenza di primo grado c’è un piccolo cenno di riequilibrio nella valutazione del diverso peso delle responsabilità, ma è lo stesso riconoscimento della responsabilità che non ci convince”.

Per la morte dei sette operai cinesi, nel luglio 2016, furono condannate in appello anche le sorelle Lin You Lan e Lin Youli, rispettivamente a 8 anni e 8 mesi e 6 anni e 10 mesi. Per le imprenditrici, titolari di fatto della Teresa Moda, la Corte di Appello confermò le condanne del processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato. Assolto invece il marito di Lin Youli, Hu Xiaoping che era stato condannato a 6 anni e mezzo dal Tribunale di Prato.

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