In città era famoso soprattutto per l’opera della mezzaluna, che per tanti anni è stata il biglietto da visita del Centro Pecci, ma anche un simbolo caratterizzante per tutta Prato. Stiamo parlando di Mauro Staccioli, scultore di Volterra, scomparso all’età di 80 anni nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Conosciuto per le sue sculture imponenti, Staccioli era un punto di riferimento per l’arte contemporanea. I funerali, con rito civile in forma pubblica, si terranno proprio a Volterra domani, mercoledì 3 gennaio; la salma sarà esposta nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo dei Priori dalle 13 alle 15, momento al quale seguirà il corteo funebre e l’ultimo saluto presso il cimitero di Volterra.
La sua “Scultura Prato, 1988”, meglio nota appunto come mezzaluna, per tanti anni è stata collocata all’esterno del centro di viale della Repubblica, da circa sei anni, da quando sono iniziati i lavori per l’ampliamento del Pecci, è stata smontata, e ancora non ha trovato una collocazione definitiva. Si può notare ancora il suo scheletro di ferro sul prato, ma della struttura in cemento dello Staccioli ancora non c’è ombra.
Inizialmente l’ipotesi era quella di posizionarla all’interno della rotonda della Questura, proprio davanti al Pecci. Progetto però accantonato visto che lì verrà costruita una passerella ciclo pedonale, disegnata dall’architetto Maurice Nio, colui che ha ideato l’ampliamento del Pecci. La passerella – il cui progetto è stato inserito nel Programma urbano di mobilità sostenibile, e che verrà quindi realizzata grazie a un finanziamento del ministero dell’ambiente – collegherà il parcheggio accanto al McDonald’s e il museo Pecci, con la realizzazione di due collinette create con terra di riporto, dove verranno sistemati gli appoggi della passerella. Niente mezzaluna di Staccioli in quell’area dunque, opera che, come comunicato dall’assessore alla Cultura Simone Mangani, se lo staff tecnico del Pecci darà il via libera, potrebbe essere posizionata nel Parco Urbano, che verrà realizzato al posto del vecchio ospedale Misericordia e Dolce.
