9 Gennaio 2018

Si è insediato il nuovo presidente del Tribunale Francesco Gratteri: “Nel settore penale con questi organici possiamo solo contenere il danno” VIDEO


Ha prestato giuramento e si è insediato oggi il nuovo presidente del Tribunale di Prato Francesco Gratteri. Originario di Locri, fino a pochi giorni fa presidente di sezione al tribunale di Firenze, Gratteri è stato il giudice estensore della sentenza che ha condannato all’ergastolo Totò Riina e Giuseppe Graviano per le stragi del 1993.
Gratteri prende il posto di Nicola Pisano, che ha raggiunto la pensione ed è stato sostituito negli ultimi mesi dal facente funzione Silvio De Luca.
Nel suo discorso di insediamento Gratteri ha anticipato alcune linee guida – riordino del settore civile, riequilibrio dei ruoli, rigorosa selezione delle priorità e impiego dei giudici onorari e di pace – per assicurare un ordinato svolgimento delle udienze e limitare le inutili attese di avvocati e testimoni. Ha sottolineato, tra le note positive, l’arrivo a maggio di sei magistrati di prima nomina (4 assegnati al civile e 2 al penale) che sostituiranno 5 giudici in procinto di essere trasferiti.
Ma ha anche denunciato le gravissime carenze degli organici amministrativi, che rimarranno tali anche con le nuove assegnazioni. Al Tribunale di Prato, come denunciato dai sindacati, arriveranno soltanto un assistente giudiziario (sui 1400 del concorso nazionale) e due funzionari. Ma entro l’anno due assistenti giudiziari andranno in pensione e si raggiungerà una scopertura del 40%.
“L’analisi dei flussi e gli indicatori rendono evidente che esiste una sostanziale tenuta nel settore civile, anche grazie al processo civile telematico, mentre al contrario si deve registrare una sensibile sofferenza nel settore penale” – ha detto il presidente Gratteri, che ha poi concluso il suo intervento con una punta di amarezza: “La mera constatazione dei fatti induce, senza rassegnazione, né vittimismi a ripensare il convincimento riguardo ad una possibile, sollecita inversione di tendenza con cui mi accingevo ad assumere questo incarico. Nell’immediato e con le forze attuali date a Prato, il mio compito di organizzare la giurisdizione del circondario non può che perseguire due obiettivi realistici: mantenere il rendimento esistente nel settore civile e più che la riduzione, il contenimento del danno nel settore penale”.


“Benvenuto all’inferno” il saluto affettuoso del procuratore capo Giuseppe Nicolosi, che ha speso parole di stima per il collega: “Ha cominciato a lavorare per il Tribunale di Prato ben prima del suo insediamento di oggi. Chi non lo conosce, apprezzerà il pragmatismo di Gratteri, giudice di comprovata esperienza, che già nel suo discorso di insediamento ha dato il senso della concretezza nell’approcciarsi ai problemi che affliggono la giurisdizione di Prato”.

Quanto all’ipotesi di accorpamento della sezione fallimentare del Tribunale di Prato a quello di Lucca, previsto dalla riforma al vaglio del Governo (leggi l’articolo), Gratteri non ha ricevuto comunicazioni ufficiali. Il nuovo presidente esclude che vi sia all’orizzonte un proposito di smantellare il Tribunale, come temuto dai sindacati. Ascolta l’intervista integrale sotto. 

“Buon lavoro al nuovo presidente del Tribunale Francesco Gratteri. Siamo certi che la collaborazione tra istituzioni sarà proficua e che grazie alla guida del nuovo presidente potremmo sollecitare in tutte le sedi una risposta efficace alle problematiche del Tribunale”. Il sindaco Matteo Biffoni ha dato così il benvenuto al nuovo presidente del Tribunale di Prato che questa mattina si è insediato ufficialmente. Le difficoltà del Tribunale di Prato – ha rimarcato il primo cittadino – sono legate a una cronica carenza di organico, ma la qualità del personale è di grande livello. Il carico di lavoro e il numero annuale dei fascicoli è notevole, ben superiore a quello di altri tribunali toscani e nazionali, e i criteri ad oggi adottati per la distribuzione del personale, in particolare dei cancellieri, non sono adeguati per dare risposte a un tribunale che ha un bacino di riferimento piccolo – comprendendo solo Prato e Calenzano – ma che ha una quantità di lavoro notevole.

“Da parte del Comune di Prato garantiamo la massima collaborazione, continuiamo a mantenere in distacco il personale della Polizia Municipale e a mettere in atto ogni azione proficua per sostenere il lavoro di tribunale e procura – sottolinea Biffoni-. Il ruolo del Presidente sarà fondamentale per darci le giuste indicazioni su come poter intervenire al meglio”.

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