2 Febbraio 2018

Sfregiato in volto con un pugnale a serramanico al Soccorso, i carabinieri arrestano l’aggressore


E’ stato identificato e arrestato dai carabinieri il marocchino che lo scorso 4 dicembre sfregiò in volto con un pugnale a serramanico un 48enne pratese, autotrasportatore, il quale fu ferito gravemente in via Padova nei pressi di un bar, poco distante dalla sua abitazione. L’aggressore, un giovane di 22 anni, si trovava già in carcere perchè una decina di giorni dopo i fatti è stato protagonista di una grave resistenza a pubblico ufficiale che aveva spinto il giudice a confermare la carcerazione. L’uomo, pregiudicato e conosciuto al Soccorso come un soggetto particolarmente pericoloso, è stato così raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Pallini, questa volta per lesioni gravissime.
La vittima, a seguito dell’aggressione, ha riportato infatti una brutta ferita lunga 15cm nei pressi dell’occhio sinistro, suturata con numerosi punti e foriera di una cicatrice permanente.
La coltellata arrivò al culmine di una lite per futili motivi nei pressi del bar, mentre il marocchino era probabilmente ubriaco. In un primo momento, tuttavia, la vittima raccontò di aver subito una rapina mentre rincasava, perchè aveva paura di ritorsioni da parte dell’aggressore, che conosceva di vista e di cui temeva la reazione.
I carabinieri del nucleo investigativo non hanno creduto alla prima versione della vittima e anche le tracce di sangue repertate sul pavimento dai militari specializzati (gli stessi che ricostruirono l’omicidio Lo Cascio) raccontavano una storia diversa. Importante, ai fini dell’indagine, anche il recupero dell’arma del delitto: un pugnale a serramanico, che l’aggressore in fuga aveva gettato in una campana per la raccolta del vetro.
Raccolti gli elementi investigativi, i carabinieri sono riusciti a rassicurare la vittima e ad ottenere la sua collaborazione. L’arrestato, nel giorno in cui è successo il fatto, non poteva nemmeno essere a Prato in quanto sottoposto al divieto di dimora da parte del Tribunale.

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