15 Marzo 2018

Astir, la difficile sintesi tra cooperazione e impresa. Gori (Cap): “Così sfideremo il mercato nel 2030”


Tenere insieme cooperazione e competizione non è per niente facile. Lo ha spiegato con dovizia di particolari Giuseppe Gori, presidente di Cap e di Confcooperative Toscana Nord, all’incontro promosso martedì da Astir nel’ambito del progetto formativo – cinque appuntamenti in tutto – che ha l’obiettivo di sostenere il ricambio dei dirigenti nelle singole cooperative e nell’associazione toscana Federsolidarietà-Confcoooperative. Per Loretta Giuntoli, presidente del Consorzio Astir che raccoglie 21 cooperative e dà lavoro a circa mille dipendenti, “c’è la necessità di lanciare il patto tra solidarietà e imprese no profit, ma anche di dare a queste ultime nuova forza e rinnovato riconoscimento”.

“La cooperativa è una forma d’impresa che deve stare alle richieste del mercato, stare ai margini significherebbe rinunciare a un ruolo – ha affermato con determinazione Gori – Certo c’è il legame con i territori da salvaguardare ma dobbiamo anche chiederci quale sia oggi la dimensione ottimale per alcuni protagonisti della cooperazione, se quella regionale oppure nazionale o addirittura internazionale”. Intervento irrinunciabile è oggi, come in passato, quello di agire sulla solidità delle imprese. “Stare nel mercato non è facile anche per alcune ragioni storiche. Tutti devono interrogarsi sul nodo della sottocapitalizzazion. E’ una questione che storicamente riguarda il mondo cooperativo, a cui c’è la necessità di dare soluzione. L’accesso al credito costituisce il presupposto per lo sviluppo”

E il futuro di Cap in questo scenario? “Ci stiamo organizzando per il 2030 – ha spiegato Gori – Siamo impegnati a ristrutturare e riorganizzare per affrontare meglio le sfide di un mercato competitivo dove contano le alleanze e la dimensione patrimoniale. Ci sono da affrontare gare internazionali che richiedono un management preparato, sia per quanto riguarda il trasporto che lo sviluppo turistico”. Intanto per i prossimi due anni avanti il contratto regionale per il trasporto pubblico con il Consorzio One che raccoglie le imprese di trasporto toscane. “E’ un buon contratto che ha permesso di ritornare a parlare di trasporto di qualità e di efficienza del servizio”, sottolinea Gori. Intanto – sempre sul fronte della gara regionale – resta pendente il ricorso al Consiglio di Stato che ha chiesto parere alla Corte Europea.

Il percorso formativo si chiude martedì 27 marzo con Gianfranco Marocchi che interviene sulla riforma del terzo settore. Tutti gli incontri si svolgono presso la sede del consorzio Astir, in via Nazario Sauro 11, dalle ore 10 alle 13. Per informazioni tel. 0574 4471200.

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