14 Marzo 2018

Dalla Regione 18 milioni di euro ai disoccupati toscani, ma a Prato presentate solo 127 domande e arriveranno appena 380 mila euro


Centri per l’impiego toscani presi d’assalto per beneficiare delle misure previste dal Piano integrato dell’occupazione della Regione, ma non a Prato dove sono state raccolte soltanto 127 domande delle 6.000 arrivate in Toscana. Un’inezia rispetto ad altre province, dove si sono registrate lunghe code, come a Pistoia (470 domande) o Lucca (circa 800). I 29 milioni di euro disponibili per l’iniziativa (di cui 14,5 per i disoccupati, 7 per i datori di lavoro che si impegnano ad assumere e 8 milioni per le agenzie di formazione e lavoro) sono andati esauriti in appena 3 giorni e il bando è stato sospeso, anche se la Regione si è impegnata a riproporre l’iniziativa e a finanziare tutte le domande ricevute, rispetto ad una prima previsione di 5.000 beneficiari.

Il piano prevede l’erogazione di una indennità di 500 euro al mese, per un massimo di sei mesi, ai disoccupati da almeno 12 mesi, privi di altri ammortizzatori sociali, che si rimpegnano a partecipare al percorso di ricollocazione, che prevede incontri, corsi di formazione ed eventuali tirocini e attività lavorative. Per i disoccupati delle aree di crisi (territori nelle province di Livorno, Grosseto, a Piombino, parte di Lucca) era sufficiente il requisito della disoccupazione da 6 mesi, ed erano stati stanziati il 70% delle risorse disponibili.

A Prato, come detto, soltanto 127 persone, tutte italiane tranne una, hanno presentato domanda. Sui circa 18 milioni che andranno nei prossimi sei mesi a 6 mila disoccupati toscani, a Prato, ne arriveranno dunque soltanto 381.000 euro. Le  poche domande pratesi non possono essere spiegato con le dinamiche del mercato del lavoro – la crisi anche nella nostra provincia si è fatta sentire -, ma probabilmente con la scarsa conoscenza dell’iniziativa.
“Probabilmente rispetto ad altre realtà non è stato fatto un lavoro di informazione da parte di organizzazioni sindacali o patronati” – fanno sapere dalla Regione, che non ha promosso nessuna campagna informativa per pubblicizzare l’iniziativa, né a Prato, né altrove, ma ha reso noto il Piano con comunicati stampa, pubblicazioni sui siti e newsletter. La Regione chiederà al nuovo Governo l’autorizzazione a utilizzare altri 30 milioni per un secondo bando di questo tipo, le cui modalità saranno con ogni probabilità riviste. L’idea è quella di pubblicizzare il bando con un congruo preavviso rispetto alla ricezione delle domande; dare un giusto tempo per accogliere tutte le richieste e stabilire una graduatoria con punteggi in base a criteri da individuare.

I 127 pratesi che sono rientrati nel bando, cosa devono fare? 
Il disoccupato dovrà  scegliere se farsi seguire dal Centro per l’impiego oppure da un soggetto privato accreditato, con cui concorderà un appuntamento per definire e sottoscrivere il Programma di assistenza intensiva alla ricollocazione, in cui verranno registrate le varie attività proposte (ad esempio corsi di formazione, seminari, tirocini).
Indennità di partecipazione Per tutta la durata del percorso di ricollocazione, il disoccupato riceverà un’indennità di partecipazione di euro 500 mensili da parte dell’Inps. Eventuali periodi di lavoro daranno luogo a una decurtazione in proporzione. La mancata partecipazione alle attività previste dal Programma senza giustificato motivo comporta la decadenza dal programma e quindi dall’indennità.

Incentivo ai datori di lavoro 

E’ inoltre previsto un incentivo all’occupazione, erogato ai datori di lavoro che assumono i soggetti ai quali è stato rilasciato l’assegno di ricollocazione, da 1.000 a 8.000 euro in funzione della tipologia di contratto (tempo determinato, indeterminato, somministrazione, apprendistato) e dell’orario contrattuale (part-time/full time).

Dario Zona

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