14 Marzo 2018

Esperienza pilota a Prato: si fa psicoterapia anche con WhatsApp


Il Centro di studi e applicazione della psicologia relazione di Prato sta conducendo un’esperienza pilota – a livello internazionale – nello studio e l’utilizzo della relazione terapeutica on line in pisicoterapia. Lo ha spiegato stamani il direttore del Centro, Gianmarco Manfrida, con la presidente, Daniela Tortorelli, presentando il lavoro svolto dal Centro e le iniziative collegate al trentennale di attività che si celebra quest’anno.

Da qualche tempo in terapia si utilizzano anche gli sms e WhatsApp. “Si tratta di supporti utili che consentono tempestività di risposta e vicinanza immediata, da tempo stiamo approfondendo il loro utilizzo. Certo resta fondamentale in terapia il rapporto diretto e personale”, spiega ancora Manfrida. Momento centrale dell’anniversario sarà la mattinata del 13 aprile a Palazzo Buonamici, con la consegna di un riconoscimento al professor Luigi Cancrini, grande punto di riferimento e presidente dell’Associazione Nazionale Centri Studi di Terapia Familiare e Relazionale di Roma.

Prima scuola di alta formazione post universitaria – “La nostra scuola di specializzazione – ha messo in evidenza Daniela Tortorelli – è frequentata da medici e psicologi provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero. E’ riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e nel corso della sua lunga attività ha reso idonei oltre 700 psicoterapeuti che operano in Toscana e in altre regioni italiane”. E’ il primo centro di alta formazione post universitaria nato a Prato, uno dei 30 della Toscana (circa 300 in Italia). Vi operano 9 didatti e 11 docenti. Ha anche importanti collegamenti internazionali: con la Escola de Terapia Familiar dell’Università di Barcellona, con l’Institute of Family Therapy di Londra e con il Diakonhjemmet Institut di Oslo.

Osservatorio privilegiato sulla comunità pratese – Il Centro Studi della Psicologia Relazionale è osservatorio speciale, che ha seguito cambiamenti ed evoluzione della società pratese. Sono stati tre decenni intensi, caratterizzati da una profonda crisi sociale ed economica ma anche dalla ricerca di una nuova identità comunitaria. “Le tracce dell’evoluzione storica e culturale del territorio si riscontrano nelle storie dei singoli, delle coppie e delle famiglie – commenta Manfrida – rivelando in modo affascinante l’intrecciarsi delle radici contadine, industriali e dell’epoca di internet: al Centro non si dimentica l’influenza del passato sui singoli e sulla società, mentre si guarda, tra i primi al mondo, alle nuove prospettive aperte dalla comunicazione online come possibile risorsa terapeutica”.

Come in una bottega artigiana -. “La nostra è una scuola molto connessa alla realtà, che privilegia la pratica. Pratichiamo quello che insegniamo”, sottolinea Tortorelli. C’è chi – tra gli allievi – ha paragonato il lavoro di formazione svolto al Centro a una bottega artigiana, dove chi è impegnato a imparare dà fin dall’inizio il suo contributo e progressivamente acquisisce anche libertà di manovra. Del resto durante i quattro anni di corso sono previste 2 mila ore di attività tra teoria (450 ore), training specifico (1150 ore) e tirocinio (400 ore).

Cos’è la psicologia relazionale – Al centro dell’universo della psicologia relazionale ci sono le persone e una grande fiducia nel potere terapeutico delle relazioni interpersonali. Ci sono le storie di ciascuno e di tutti, dolori e sofferenze che si risolvono o si complicano nell’interazione con gli altri. “Non ci sono problemi che non possano nelle relazioni con gli altri trovare una soluzione”, affermano al Centro.

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