26 Marzo 2018

Fattoria Medicea delle Cascine di Tavola, ecco chi è il futuro proprietario


Si chiama Marco Ciottoli, pratese, e ha 52 anni. E’ diplomato in ragioneria, è sposato e ha due figli. E’ lui, dopo 5 aste andate deserte, ad aver presentato l’offerta di acquisto della Fattoria Medicea delle Cascine di Tavola di cui diverrà a breve proprietario. Ciottoli proviene da una famiglia di impannatori pratesi che per due generazioni, già dal secondo dopoguerra fino agli anni novanta del secolo scorso, hanno svolto l’attività tessile. Attualmente gestisce i beni immobili di proprietà, a partire dagli stessi che prima venivano utilizzati per la propria attività.
Venuto a conoscenza, attraverso il Comitato “Salviamo la Fattoria Medicea”, del bando di gara per la vendita all’asta della Fattoria medicea, considerato il suo elevato valore storico architettonico, ha offerto 1,6 milioni di euro per acquistare il bene. L’offerta è stata poi accettata dalla procedura il 28 febbraio scorso. Una volta espletate tutte le procedure di rito per il definitivo trasferimento di proprietà, avrà titolo per presentare le sue proposte progettuali volte al recupero dello storico manufatto.

Marco Ciottoli

 

Nelle attuali destinazioni d’uso della Fattoria sono comprese anche unità abitative che il nuovo proprietario ha intenzione di mantenere nella loro consistenza catastale. Nelle previsioni generali c’è la realizzazione di un’ampia struttura ricettiva alberghiera, oltre a grandi spazi da organizzare per attività (commerciali e direzionali, sedi di associazioni, spazi museali, sedi di attività didattiche e sportive, ecc.) in corso di definizione nel Piano operativo di prossima adozione.
Ciottoli è intenzionato inoltre a cercare di riconferire, in parte, alla Fattoria, ubicata in posizione baricentrica nel Parco Agricolo della Piana, quel carattere di grande laboratorio di ricerca agricola ed alimentare che ne è stata la prestigiosa caratteristica per secoli. Nel frattempo, il futuro proprietario ringrazia il Comitato “ Salviamo la Fattoria Medicea delle Cascine di Tavola”, il sindaco di Prato e gli uffici comunali per la collaborazione e l’attenzione fin qui prestata.

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Centro studi Prato 2.0
Centro studi Prato 2.0
6 anni fa

Felice epilogo di una questione che si prolungava da anni.
Recuperare un complesso così importante per la città rappresenta un passo in avanti nel campo della valorizzazione del patrimonio storico ambientale di Prato.
Ringraziamento anche all’opera del comitato nella figura di Roberto Dei

maurizio relli
maurizio relli
6 anni fa

mondo di pazzi!!!!!!furono sequestrate e addirttura confiscate dal tribunale di prato senza motivo,la societa che fecero fallire l aveva comprate a 22 milioni con progetti approvati gia da 4 anni ,dopo aver dato prelazione sia al comune sia alla provincia e alla regione gli fecero fare l atto definitivo e dopo un anno di lavori e dopo aver speso altri 6 milioni gli fu sequestrata perche si accorsero i signori di italia nostra o chi per loro che le cascine dovevano essere non private ma dovevano essere di tutti, fu denunciata la facchinetti allora presidente della sovrintendenza che aveva firmato le concessioni( inseme a i signori della regione della provincia e del comune )quando la intervistarono la facchinetti disse che lo stato non aveva i soldi e se non l avessero fatto dei privati avrebbero fatto una brutta fine.. ora io vi chiedo, cosa è cambiato dopo la vendita di ieri?? intanto dice un resort di lusso,( i vecchi propietari poi fatti fallire avevano un contratto gia chiuso con four season , non è di lusso??)e poi cosa???le stesse condizioni delle concessioni di prima?? primo hanno fatto fallire una societa sana poi si sono divertiti a distruggere le cascine facendole stare per 4 anni senza tetti con la conseguenza che voi tutti avete visto, vi posso dire di piu, il giudice dopo averla fatta fallire ha anche denunciato l amministratore della societa fattoria medicea perche pretendeva che la stessa societa andasse a rimettere in sicurezza la propieta suddetta!!!!!!! cari signori ogni tanto bisognerebbe scrivere la verita anche se sono scomode, sarebbe giusto che l opinione pubblica fosse al corrente di come sono andate le cose…. questo è stato un vero e propio scandalo

Salvatore Gioitta
6 anni fa

E tutti furono contenti. Un monumento di valore assoluto, un luogo che dovrebbe essere un “bene comune”, un museo a cielo aperto, comprato per il prezzo di quattro villette in periferia, senza che nessun ente pubblico abbia fatto un gesto.