28 Marzo 2018

Il ricercatore pratese Bindi premiato ancora per lo studio sui quasicristalli: è il vincitore del premio Aspen Institute Italia


La ricerca sui quasicristalli premia, ancora una volta, il pratese Luca Bindi: il docente del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze ha ottenuto il prestigioso premio “Aspen Institute Italia”, insieme a Paul Steinhardt del dipartimento di Fisica dell’Università di Princeton. Un traguardo importante che suggella la decennale collaborazione scientifica fra Italia e Stati Uniti e che vede attivo un team di 36 esperti di calibro internazionale. Il riconoscimento sarà ritirato a Roma il prossimo 25 ottobre e arriva per Bindi dopo il premio di scienziato dell’anno, consegnato al Quirinale, nel marzo 2017, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“E’ una soddisfazione enorme – commenta il professore Bindi -. Il premio Aspen viene generalmente consegnato a economisti o medici. Che le scienze geologiche abbiano raggiunto un traguardo di questo tipo è motivo di orgoglio personale e per le scienze della terra in generale”.

Al centro dello studio, pubblicato su riviste mondiali di settore, i quasicristalli: un materiale a metà tra lo stato cristallino e lo stato vetroso, dotato di una composizione chimica fino a poco tempo fa ritenuta impossibile in natura. Nel 2008, però, la scoperta del primo quasicristallo naturale in un campione di meteorite conservata nel Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, poi, nel 2011, la spedizione in Siberia che ha permesso di rinvenire altri 8 frammenti di origine extra-terrestre. Si apre quindi la strada a nuove potenziali applicazioni.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’intervento di un benefattore anonimo americano: uno speciale “amico della fisica” che ha finanziato la ricerca con 2 milioni di dollari.