6 Marzo 2018

Lavori allo stadio: per Toccafondi e Vannucci l’accusa è di corruzione


E’ corruzione per esercizio della funzione il reato per cui è indagato Luca Vannucci, consigliere delegato allo sport, che dopo aver ricevuto, ieri, l’avviso di garanzia dalla Procura ha informato il sindaco Biffoni e rimesso la delega. Nuovo avviso di garanzia anche per il presidente del Prato Paolo Toccafondi, accusato di corruzione, nella medesima vicenda, per aver promesso qualche utilità allo stesso Vannucci, affinchè si attivasse per realizzare i lavori previsti allo stadio Lungobisenzio in tempi utili per consentire di disputare a Prato le gare casalinghe del campionato in corso. L’inchiesta ha avuto origine la scorsa estate dalle intercettazioni disposte nell’ambito dell’altra indagine della Procura sulla compravendita di baby calciatori africani.
Nei colloqui intercettati, Toccafondi avrebbe spinto per accelerare i lavori, arrivando a promettere qualcosa a Vannucci, che a sua volta si sarebbe attivato, non attraverso atti o delibere (da consigliere delegato, non ne ha la facoltà) ma esercitando la propria influenza per far procedere il cantiere. È dunque risalita al livello politico, con il coinvolgimento di Vannucci, l’inchiesta sui lavori allo stadio Lungobisenzio, che vede indagati l’architetto Luca Piantini e il dipendente comunale Francesco Sanzo per falso ideologico in atto pubblico. L’accusa, nei loro confronti, è di aver retrodatato un documento per l’avvio dei lavori di demolizione delle tribune, già iniziati, senza che fossero completate tutte le necessarie pratiche amministrative.

Piantini, che dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, ha lasciato la carica di dirigente, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi, il suo avvocato Gabriele Terranova ha rinunciato al Tribunale del Riesame, a cui era stato fatto appello contro le perquisizioni e i sequestri effettuati negli uffici comunali. Una mossa – fa sapere la difesa – che era stata avanzata in via esplorativa per avere accesso agli atti.

L’avvocato Enrico Guarducci, legale di Paolo Toccafondi, si dice sereno in merito alla nuova contestazione mossa al suo assistito. “Non c’è nulla di compromettente e nessun interesse da parte del Prato in quell’appalto, se non il legittimo interesse che i lavori fossero fatti nei tempi previsti per la realizzazione di quanto deliberato”. Luca Vannucci, che è stato invitato a comparire davanti alla Procura, esprime “piena fiducia nella magistratura” e afferma: “Sono pronto a chiarire la mia posizione, certo della mia correttezza nello svolgere il mio ruolo di supporto all’amministrazione come consigliere delegato del sindaco, peraltro sempre svolto per quattro anni a pieno titolo gratuito. Ho deciso di rinunciare alla delega – conclude Vannucci – nel rispetto del lavoro fatto e che stiamo continuando a fare per lo sport pratese e per poter con serenità chiarire la mia posizione”.

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