29 Marzo 2018

Messa crismale, il vescovo Agostinelli ai preti: «Siate davvero uomini di Dio nell’epoca dell’individualismo». Ricordati gli anniversari di sacerdozio


«Dio ama chi si dona con gioia. Siate davvero uomini di Dio nell’epoca dell’indifferenza e dell’individualismo». È l’invito che il vescovo Franco Agostinelli ha rivolto ai sacerdoti pratesi riuniti questa mattina in cattedrale per concelebrare la solenne messa del crisma, tradizionale appuntamento che si rinnova ogni anno il Giovedì Santo. In questo giorno prossimo alla Pasqua il clero diocesano si ritrova per rinnovare le promesse sacerdotali e confermare così quella scelta compiuta attraverso il sacramento dell’ordine.

Alla celebrazione eucaristica erano presenti una ottantina di sacerdoti, con loro i diaconi e molti chierichetti provenienti da varie parrocchie. Sulle panche, nelle prime file, c’erano molti ragazzi e ragazze, sono i cresimandi, coloro che riceveranno il sacramento della cresima in questo anno pastorale.

 

A inizio omelia monsignor Agostinelli ha salutato e ringraziato i sacerdoti presenti e ricordato coloro che in questo anno festeggeranno speciali anniversari di ordinazione. Nel 2018 don Renzo Fantappiè, parroco di San Luca Evangelista a La Querce, e don Giuseppe Abeti, già parroco di San Pietro a Grignano, festeggiano 60 anni dalla propria ordinazione. Fanno 50 anni di ordinazione il vescovo Agostinelli e quattro preti: mons. Pierluigi Milesi (co-parroco di San Domenico), mons. Guglielmo Pozzi (coordinatore dell’Adorazione perpetua), don Angelo Rancati (parroco di Viaccia) e mons. Carlo Rocchetta (responsabile del Centro familiare Casa della Tenerezza). Festeggiano 40 anni don Franco Groppo (Luicciana), don Luca Finocchi (missionario in Ecuador) e don Benedetto Manzoni (già parroco di San Pio X).
Sono 30 anni per don Andrea Dolba (Cafaggio), don Jean Jacques Ilunga (San Paolo) e don Giovanni Finocchi (missionario in Ecuador).
Fanno 25 anni don Maurizio Corradini (parroco di San Quirico di Vernio), don Alessandro Nucci (parroco di San Giuseppe), don Antonio Di Miceli (parroco di San Giovanni Bosco), don Carlo Bergamaschi (parroco di Capezzana) e don Paolo Ridolfi (collaboratore alla Castellina). Festeggia 20 anni don Massimo Malinconi (parroco di Mezzana).
Il pensiero è andato anche ai sacerdoti scomparsi negli ultimi mesi: mons. Brunero Gherardini, don Bruno Belli e don Stefano Faggi.

L’omelia di mons. Agostinelli è stata interamente incentrata sulla figura del sacerdote, invitato sempre a «portare il lieto annuncio, soprattutto ai poveri. I quali – ha sottolineato il Vescovo – devono poter gioire della nostra dedizione, che non sempre può e deve tradursi in aiuti in denaro, che spesso anche noi non abbiamo, ma in vicinanza e amore». Poi un richiamo al rapporto che ci deve essere tra i confratelli sacerdoti: «Siate persone che cercano di ascoltarsi e di comprendersi, pur nelle differenze di provenienza e generazionali. Questa è la ricchezza di una Chiesa, pur accidentata, ferita e sporca, come dice papa Francesco». L’invito finale è stato quello di «essere profetici», perché «spesso viviamo di abitudini e di emergenze», per questo occorre vivere sempre «con zelo apostolico di persone che hanno creduto nell’amore, nel vero amore, quello di Dio».

 

 

Durante la messa è stato compiuto un altro importante gesto, tipico di questo giorno: la benedizione degli olii santi. Il Vescovo ha consacrato il crisma (usato nel battesimo, cresima e per l’ordinazione dei presbiteri), l’olio dei catecumeni (usato per il battesimo degli adulti) e l’olio degli infermi.

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