14 Marzo 2018

Regione, mozione congiunta Lega-Pd per sbloccare gli stipendi della cooperativa Agorà


Mozione congiunta Lega-Pd in consiglio regionale per impegnare il presidente della Rossi e la giunta ad attivare immediatamente un tavolo istituzionale per sbloccare il pagamento degli stipendi ai dipendenti della cooperativa L’Agorà d’Italia e delle sue strutture in gestione. A Prato la Cooperativa gestisce la Rsa Margherita a Paperino e la Rsa di Cicignano a Montemurlo.

Il primo firmatario dell’atto è il consigliere della Lega Marco Casucci, che ha passato in rassegna il profilo della Società cooperativa, un consorzio di imprese sociali che si occupano di assistere anziani, minori, malati cronici, disabili e che solo in Toscana assistono oltre 300 persone. La cooperativa, che opera nel centro nord del Paese, nel 2016 gestiva 52 appalti pluriennali per un portafoglio complessivo superiore ai 450 milioni. La mozione, frutto di un lavoro congiunto, è stata firmata anche da Lucia De Robertis (Pd), Nicola Ciolini (Pd) e Elisa Montemagni (Lega). Ha aggiunto la sua firma anche Francesco Gazzetti (Pd).

Casucci ha illustrato i dati economici positivi: “Nel 2015 il fatturato ha superato i 41 milioni di euro con un’utile di circa 350mila”. Però, ha aggiunto il consigliere, “si continuano a segnalare mancati stipendi, riduzione di organici, turni improbabili, e la cessione di ramo azienda della struttura a Santa Rita a Terontola”. “Risulta che oltre 50 dipendenti della cooperativa che gestisce la casa di riposo di Stia continuino a lavorare senza essere pagati da novembre e temono di essere licenziati”.

La mozione ricorda anche come mancati pagamenti e ritardi siano stati segnalati anche in altre parti d’Italia e della Toscana, come a Bibbona, dove la cooperativa ha in gestione i servizi all’interno della residenza sanitaria assistita Casa Fattori, “i cui dipendenti da anni ricevono il pagamento degli stipendi a singhiozzo tant’è che hanno ipotizzato di intraprendere un’azione legale contro la cooperativa stessa”, dice Casucci.
Nicola Ciolini, ricordando che la questione “non nasce ora, già da anni si è segnalato un continuo ritardo nei pagamenti da parte di Agorà Italia”, e di come i problemi si siano manifestati sul territorio, ha invocato “una riflessione più ampia di quella legata alla mozione”. Perché si deve “riflettere sulla capacità del sistema pubblico di affidare servizi a società in grado garantire livello adeguato di gestione”.

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