Ricorso di Biffoni contro ampliamento Peretola, Giani: “Meravigliato e amareggiato: la nuova pista ha impatti trascurabili su Prato”


“Meravigliato e amareggiato”. Così il presidente del Consiglio regionale Toscano Eugenio Giani “nell’apprendere dalle parole del sindaco di Prato Matteo Biffoni”, come il primo esponente del Pd, del ricorso al Tar del Comune pratese contro il decreto di Via sull’ampliamento dell’aeroporto fiorentino di Peretola. “La cultura del No è la vera nemica del futuro che auguriamo per le nostre generazioni” commenta Giani. Per il presidente dell’Assemblea toscana il potenziamento dello scalo di Peretola rappresenta “il futuro per l’economia della area centrale della Toscana e quindi della stessa Prato”. Ormai, spiega, siamo “quasi in dirittura di arrivo al lungo iter burocratico” che prevede l’ampliamento, con sostenibilità ambientale: “Ostacolare questo processo in fase ormai cosi avanzata è una grave responsabilità storica per il futuro del nostro territorio e per le prospettive dei nostri figli”.

Giani ricorda che “quasi 50 anni fa sarebbe stato possibile realizzare l’aeroporto per l’area centrale toscana in territorio pratese”, a San Giorgio a Colonica, “ma proprio le contrarietà che si ergevano per un’espansione industriale attesa nell’area pratese in pieno boom edilizio portarono alla contrarietà delle Istituzioni”. Allora “non se ne fece di niente e per decenni, ancora oggi, molti imprenditori, operatori turistici, cittadini che guardano al futuro, più volte in convegni e in occasioni istituzionali mostrano autentico rimpianto per quella opportunità persa. Non facciamo la stessa cosa”, “dobbiamo andare diritti sulla strada tracciata”.
Giani rileva poi come il territorio di Prato non sia interessato da “nessuna opera nel master-plan progettuale”, né da aree o percorsi di cantiere. “Nessuna fra le aree naturali protette riferite agli ‘stagni della piana fiorentina e pratese’ tocca il territorio di Prato e l’area naturale più prossima al confine di Prato dista 5 chilometri”. La rotta di atterraggio, prosegue, interessa marginalmente aree periferiche quali San Giusto, Iolo e Cafaggio “senza sostanziali impatti”. E le nuove procedure di decollo Icao “rendono pressoché limitato a sostenibilità ogni impatto ambientale e acustico”. “Le stime di rischio, con uno studio condotto dalle Università di Napoli, Pisa e Bologna, manifestano effetti trascurabili”. Per questo “la presa di posizione del sindaco Biffoni francamente non si capisce in termini tecnici; la partecipazione all’Osservatorio non ha significato proprio sul piano tecnico dell’aeroporto, né risulta avvantaggiata proprio l’economia pratese in una difficile fase di rilancio”.

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