“Una situazione assurda e iniqua”. Così Ance, la sezione degli edili di Confindustria Toscana Nord, definisce la notizia del costo, stimato dai 3 ai 4 milioni da Anas, che sarà necessario per trasportare le terre di scavo per il sottopasso della Declassata, dal Soccorso fino agli impianti disponibili, distanti decine di chilometri da Prato.
“Una somma ragguardevole, quindi, che sottrae denaro pubblico ad altri usi che andrebbero a beneficio della comunità; denaro che invece andrà a rimpinguare i bilanci dei gestori degli impianti che accoglieranno questi materiali” commenta Confidustria, che ricorda come a Prato, in questo ambito, esista attualmente soltanto un’autorizzazione temporanea per l’azienda Varvarito. “L’altro impianto presente nella nostra provincia – scrive Confindustria – è quello del Calice, che era in attività fino a poche settimane fa e che è stato chiuso dal consorzio che lo gestisce a seguito della contestazione di presunte irregolarità sulle quali ci auguriamo venga fatta luce nel più breve tempo possibile. A breve si aprirà un’altra partita, quella della demolizione del vecchio ospedale: si produrrà una mole molto ingente di inerti che dovranno essere anch’essi destinati a un qualche impianto. Se non ci saranno fatti nuovi, anche in quel caso è possibile che si debba andare fuori Prato, con elevati costi di trasporto che graveranno anch’essi sulle risorse pubbliche”.
