Sono state anche le segnalazioni di diversi cittadini stranieri, di diversa nazionalità, ad incastrare uno spacciatore marocchino che smerciava la droga in alcuni giardini pubblici. Le indagini di carabinieri e polizia municipale, tramite pedinamenti e osservazione di immagini di videosorveglianza, hanno consentito di accertare l’attività illecita che aveva come base logistica le aree comuni del garage del condominio dove viveva lo spacciatore. Qui, nascosti in vari punti, comprese le canaline dell’impianto elettrico, è stato trovato mezzo chilo di hashish, sequestrato assieme a 500 euro in contanti. Il pusher è finito in carcere, mentre il connazionale con il quale divideva l’appartamento e che lo spalleggiava nelle consegne è stato denunciato.
Gli spacciatori, entrambi con precedenti e irregolari in Italia, adottavano particolari cautele: la droga veniva prelevata dai “nascondigli” a piccole quantità, ogni volta solo quella strettamente necessaria ad assecondare le richieste dei clienti. Un modo per esporsi di meno e per evitare di farsi trovare addosso quantitativi più compromettenti.
La particolarità dell’operazione, oltre che dalla collaborazione tra carabinieri e polizia municipale, è data dal fatto che le prime segnalazioni sui due spacciatori sono arrivate, come detto, non soltanto da parte di pratesi, ma anche da altri cittadini stranieri di più nazionalità. “Persone presenti da anni in Italia ed oramai integrati con le loro famiglie – sottolineano gli inquirenti – che hanno voluto dimostrare come la parte sana della popolazione immigrata in Italia voglia prendere le distanze da quei connazionali importatori di illegittimità, nonché dimostrare il loro specifico interesse a che la loro nuova vita nel nostro paese sia regolata dai principi di garanzia dell’ordine e della legalità, per il bene comune e delle generazioni future”.
